Leonforte. Bibliotecando: Natura Morta

bibliotecando gabriella grassoAl secondo appuntamento con Bibliotecando è arrivato John May, protagonista silenzioso e sbiadito di un film del 2013 scritto, diretto e prodotto da Uberto Pasolini nipote di Luchino Visconti, Still Life.
Il film presentato alla 70ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia ha vinto il premio per la miglior regia nella sezione “Orizzonti”. In diritti e rovesci, fil rouge di Bibliotecando 2016, Still Life è entrato di prepotenza per la delicatezza con cui tratta dei morti in solitudine, prima che di solitudine. Morti di nessuno, come i tanti di cui si vuole ignorare l’esistenza, morti ai bordi delle nostre impegnatissime esistenze, morti indegni di attenzione per l’inadeguatezza degli abiti e del vivere secondo i canoni della morale consumistica, che relega nello scaffale dell’inutilità chi non ha e quindi non è. Metti che una sera, tornando a casa, vi ritroviate soli a svuotare una scatoletta di tonno in un piatto come cena, sappiate che state citando questo film, che pare una lunga poesia. Una lirica di 87 minuti con il sottofondo musicale di Rachel Portman. La domanda è: una vita degna di essere vissuta deve culminare in un funerale rumoroso e affollato? Come quello del Casamonica romano, per dire? John May si impegna a salutare i morti di nessuno ricevendone in cambio un inglesissimo licenziamento. Ogni immagine di questo film rimanda alla riflessione sul senso della vita, ogni vita studiata da John May rimanda all’epicità del banale. E se la vita fosse bastante a se stessa? Ci si chiede alla fine, proprio mentre May viene gettato in un fosso anonimo con la sola compagnia delle anime che per vent’anni aveva accompagnato. Bello! I prossimi appuntamenti con Bibliotecando sempre all’Ecomuseo di Leonforte saranno il 17 di Giugno, con C’eravamo tanto amati e il 17 di Luglio, con Pride perché? Perché in C’eravamo tanto amati c’è tutto l’irrisolto di destra e sinistra all’italiana e in Pride c’è per intero l’orgoglio dei reietti.