Ue respinge richiesta di 2,4 mln del Museo Archeologico di Aidone, causa documenti incompleti e mancanza “quadro economico”

MuseoArcheologico_AidoneAidone. Da mercoledì 1 giugno, entrerà in vigore il nuovo orario per la fruizione del sito archeologico di Morgantina e del museo archeologico di Aidone. Il Museo di Aidone sarà aperto dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20 mentre l’area archeologica aprirà i cancelli dal martedì alla domenica dalle 14 alle 19. “Abbiamo eroicamente resistito finora – scrive sul social network Facebook il Museo di Aidone – ma dal prossimo mese anche noi avremo il giorno di chiusura del lunedì come molti altri musei e aree archeologiche”. Chiusura che deve fare i conti anche con la carenza di personale, “con ben quattro custodi andati in pensione nel giro di poco tempo” – affermano ancora dal Museo.

Intanto buone nuove arrivano per l’area archeologica di Morgantina perché è stato finanziato un progetto sui fondi Pon per l’importo di 846.545,00 euro. Ad annunciarlo sempre il museo di Aidone su Fb (n.d.r.: ?). Il progetto prevede la realizzazione di impianti video e audiovisivi all’interno delle Case Vinci, nuovi percorsi di visita, nuovi accessi per i visitatori, ecc. Accanto alla buona nuova per Morgantina, l’altra, non buona, riguarda il museo di Aidone. Gianfilippo FontanaSecondo la notizia riportata da “Artribune.com” l’Unione Europea ha tolto 51 milioni di finanziamenti culturali all’Italia. Nella lista “nera” Campania, Calabria e Sicilia e tra i siti siciliani ci sarebbe il museo di Aidone. L’”Ue ha respinto la richiesta di 2,4 milioni di euro del Museo Archeologico di Aidone, a causa di documenti incompleti e della mancanza di un “quadro economico”- riporta Artribune. Gianfilippo Fontana (nella foto), membro del Movimento civico “Noi Aidone” commenta:” Si tratta del mega progetto milionario concerne l’ampliamento del Museo. Beh, scordiamocelo; l’Unione Europea ha respinto la richiesta e di conseguenza i soldi destinati ad Museo verranno indirizzati ad altri Stati che sicuramente meglio di noi sapranno spendere tali somme”.

Angela Rita Palermo