Diversa l’atmosfera rispetto agli altri anni; merito della premiata, la dottoressa Daria Di Filippo la cui tesi non è stata scelta solo per gli innegabili meriti scientifici ma anche per l’impegno sociale che sta alla base della sua ricerca “Gravidanza e parto delle grandi multipare di Italia e Tanzania: progetto screening e prevenzione”. L’impegno sociale, coniugato con il rigore scientifico e professionale, interpretano al meglio lo spirito della fondazione e il carattere di Marida Correnti come ci dice la nipote del fondatore, l’artista romana Daniela Troina Magrì presente alla cerimonia: “L’auspicio è quello di vedere svilupparsi il Premio Marida Correnti proprio nella direzione indicata nell’odierna edizione del Premio, la direzione della vera Cultura, perchè di esempi così hanno bisogno i giovani, e anche i non giovani. E’ solo coniugando capacità tecnico scientifiche con valori etico sociali che si può uscire dal chiuso del mondo accademico, comunicare attivamente e “incontrare” la gente per contribuire allo sviluppo armonioso della società. E’ proprio questo il fine con cui i miei zii hanno creato la Fondazione Marida Correnti”
Daria Di Filippo, ventotto anni un corpo atletico da modella, ha conseguito la laurea in Medicina alla Sapienza di Roma, con il massimo dei voti, dopo averne già conseguita una precedente in Ostetricia. Il suo volontariato inizia nel 2004, in Ruanda, quando parte insieme alla missione organizzata, dall’allora Sindaco di Roma Veltroni, per gli studenti che più si erano distinti nella raccolta fondi per la costruzione di una nuova scuola.
Daria ha suscitato nel pubblico simpatia e curiosità e molti si sono fermati alla fine con lei per parlare della sua attività in Africa e del progetto Speranza Tanzania.
Alla cerimonia ha presenziato il prof Salvo Amoroso, professore nel Dipartimento di Ingegneria dei Trasporti dell’ateneo palermitano, che ha consegnato il Premio, e una nutrita rappresentanza di volontari della sezione locale della Croce Rossa italiana, accompagnati dal coordinatore Prof. Minacapilli e dalla ispettrice di Enna Maria Di Dio Randazzo, per onorare la memoria di Marida, che nella sua vita, assieme agli studi economici, aveva sviluppato un grande impegno nel sociale dedicando il suo tempo ai più bisognosi, come Tenente del Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa.
Franca Ciantia
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