Leonforte. Università popolare: 21 anni nel ‘46

Università popolare leonforteLunedì all’università popolare sono cominciate le lezioni sulla Costituzione, a ottobre saremo chiamati a modificarla e prima di allora ci piacerebbe conoscerla meglio. I comitati persuasivi dell’una o dell’altra opzione si limiteranno a insistere sulle ragioni del si o del no, la proloco e l’università popolare invece sentono il dovere di comprendere, per votare con consapevolezza. Il professore Nigrelli ha esordito spiegando quello che c’era prima dell’attuale Costituzione. Per grazia di Dio e volontà della Nazione, si leggeva nello statuto albertino, che dal 1848 al 1948 regolò il dialogo legislativo e civico del Paese. Statuto concesso dal Savoia e conservato anche sotto il fascismo, che trovò nel Savoia un interlocutore acquiescente fin dalla marcia su Roma. L’asfittico totalitarismo in camicia nera cessò con la Resistenza e la Liberazione e si concretizzò nella volontà dei costituenti, nel 1946 . Il 2 giugno del 46 si votò anche a Leonforte. Il preside Proto ha ricordato quel giorno e i giorni a venire. Leonforte scelse la Repubblica e fu Vitanza ha pronunciarne il discorso celebrativo. I ricordi del preside Proto si sono mischiati agli aneddoti della professoressa Maria, che nel ricordo del padre e della DC, non ha mancato di evocare Lenin. Ai piedi della Nunziata fu aperto infatti un circolo Lenin e “lininusi” erano ‘ngiuriati i compagni a sinistra della sinistra. La lezione si è conclusa con la spiegazione della Costituzione e la lettura sommaria degli articoli anche di quelli che patiscono mutamento. Storia patria e storie locali ancora una volta hanno divertito e arricchito i tanti universitari, che lunedì 13 faranno vacanza per onorare la fiera di Sant’Antonino anche se fuori mano, anche se lontana dal Corso che tradizionalmente la pretende.

Gabriella Grasso

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