Assoconsumatori – AssoConsum: Acqua e Rifiuti eterne promesse, soluzioni nessuna, anzi……

rifiuti e acquaOgni volta che andiamo ad elezioni, assistiamo sistematicamente ad eterne promesse senza, dopo, nessun risultato concreto, è il caso dei problemi che assillano i cittadini e che l’associazione da oltre un decennio affronta in assenza delle amministrazioni comunali. Acqua e rifiuti sono stati gli argomenti sui quali abbiamo incentrato la nostra azione ottenendo ottimi risultati: individuazione di mancati rispetti della convenzione, ATO idrico-Acquaenna, sull’acqua (vedi art. 19); sentenze dei Giudici di Pace su partite pregresse e deposito cauzionale; sentenze della commissione tributaria di 1° e 2° grado per i rifiuti. Il tutto nel più assoluto silenzio di coloro che avrebbero dovuto difendere i cittadini, cioè i Sindaci, naturalmente con le dovute eccezioni, non possiamo e non dobbiamo disconoscere l’impugnativa sull’accordo Ato idrico – Acquenna da parte dei sindaci di Troina ed Agira che speriamo venga trattata prima della scadenza naturale della convenzione stessa, mentre nulla hanno fatto gli altri Sindaci eletti nel 2015, tra i quali spicca per inerzia quello di Nicosia che aveva inserito nel suo programma la richiesta di applicazione dell’art. 38 della convenzione. Come del resto nulla ha fatto sul piano dei rifiuti, basta dire che Nicosia col sindaco Malfitano era stato il primo comune ennese ad avere approvato dalla Regione l’istituzione dell’ARO, salutato negativamente dall’on. Alloro. Nessuna iniziativa in provincia perché si esca da una situazione di mala gestione, o come diceva Pecorella nella sua relazione: delinquenziale. A Nicosia come se non bastasse i costi anziché diminuire sono lievitati scaricandoli sui cittadini che avevano espresso tanta fiducia verso la nuova amministrazione di salute pubblica con il 61% di preferenze. Quando non c’è discontinuità col passato e si affida la gestione dei rifiuti a coloro che hanno determinato lo sfascio in cui siamo c’è poco da stare allegri, basti pensare che il piano di Nicosia è stato coordinato da amministratori il cui operato è sotto la lente di ingrandimento della Corte dei Conti per danno erariale e da ingegneri che non hanno una visione manageriale di come gestire il problema rifiuti ed allora le promesse fatte ai cittadini vengono dimenticate. Ma certo se Nicosia piange gli altri comuni non ridono, infatti, Centuripe dove i problemi dovevano essere risolti dal nuovo sindaco solo l’azione dei cittadini ha permesso loro di avere giustizia rivolgendosi ai giudici tributaristi. Ad Enna dopo un avvio, come si suole dire in quarta, tutto sta rientrando nel quotidiano, basti pensare che l’8 marzo del 2016 è stata inviata dalla nostra associazione una nota a tutti i sindaci, ed in particolare al sindaco di Enna , oggi, presidente dell’ATI, in cui si invitano i primi cittadini ad attuare il ritiro e/o la sospensione delle richieste di pagamento delle partite pregresse e del deposito cauzionale dichiarate non dovute dai Giudici di Pace di Enna, ad oggi nessun atto concreto. Auguriamo ai cittadini di Barrafranca che con la nuova amministrazione l’acqua rimanga pubblica e non sia privatizzata. L’associazione auspica che i nuovi sindaci facciano tesoro degli errori del passato anche se osservando bene lo scenario generale e i ricompattamenti, ritornano in auge coloro che hanno creato i danni del passato, per continuare, forse, anche per il futuro?

Pippo Bruno