Leonforte. A Bibliotecando: “c’eravamo tanto amati”

C’eravamo tanto amati“Saranno i Gianni Perego che cambieranno il mondo” ma nel 1974 il mondo cambiò i Gianni Perego o forse i Gianni Perego, per quanto partigiani, alla cosa comune preferirono in quel 74 il bene loro e i Ladri di biciclette restarono ladri e i palazzinari da fascisti divennero repubblicani e poi democratici e in ultimo antifascisti e il neorealismo rimase un vezzo da professori di provincia, nostalgici e refrattari al sistema. Ma quanto è bello C’eravamo tanto amati! L’hai visto 20/30 volte eppure rivederlo è sempre bello! A vent’anni ti senti Nicola, guerriero fiero e incorruttibile; a 30 Antonio rassegnato a essere compagno sempre, e a 40 ti scopri Gianni Perego, borghese e arrivista con la voce della coscienza zittita da tempo. Sfortunata fu quella generazione, sfortunata e sconfitta dai soldi del piano Marshall, dalla Destra che si fece Centro, dall’amnistia Togliatti e da queste parole:

Devo domandarti una cosa.Va bene, e allora coraggio.
Sono importante per te adesso?Importante in che senso?
Importante perché sei morta? Ma non lo so… non mi sembra…no, no.
Ma che te possino ammazzarte!
Ma perché no?
Elide, perché se una non è stata importante da viva, non lo è nemmeno da morta.
Ecco perché.
Bravo ignorante!
La morte sublima!
Si vede che non hai letto il Sidarta.No, non l’ho letto il Siddharta.
Eh certo, a me mi obbligavi a leggere, ma tu non leggi mai niente.
Elide, che rottura!


Eppure quell’Antonio sballottato dalla vita, tradito e ingannato rimane in piedi con la dignità di chi non ha rinunciato a sperare e a lottare. C’eravamo tanto amati è la più sofisticata analisi della società italiana che il cinema abbia mai prodotto. Bibliotecando per rivedere quello Scola ha pensato di discorrerci sopra: cos’è la destra, cos’è la sinistra? Cos’era l’Italia del dopo guerra e cos’è l’Italia oggi, e per capirlo meglio si farà aiutare da Federico Fiorenza della compagnia teatrale il Canovaccio, che reciterà un monologo di Gaber. Quale? Venite e lo scoprirete.

Gabriella Grasso