Movimento poliziotti democratici e riformisti: da Troina è partita la denuncia contro gli appetiti della mafia sul parco dei Nebrodi”

troina Movimento  poliziotti democratici e riformistiTroina. Perché proprio nell’aula consiliare del municipio di Troina si è svolto ieri il convegno regionale del Movimento dei poliziotti democratici e riformisti (Mp) sul tema “Legalità, presupposto di sviluppo e sicurezza nel territorio”? Il motivo l’ha spiegato Antonio Alletto (segretario nazionale MP): “Da Troina è partita la denuncia contro gli appetiti della mafia sul parco dei Nebrodi”. E’ di poche ore fa la notizia che la Guardia di Finanza ha deferito alla Procura della Repubblica di Enna di 27 persone di Troina che hanno cercato di ostacolare le indagini sui 2.182.000,00 euro di contributi comunitari in agricoltura. Che l’Mp siciliano sia venuto qui a Troina per manifestare solidarietà al presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, e al sindaco di Troina, Fabio Venezia, l’hanno ribadito Renato Azzinnari (Mp regionale), e Vittorio Costantini (Mp nazionale). Nel convegno Biagio Bevilacqua (Mp ennese), ha lanciato un urlo di allarme: “In provincia di Enna da anni è finita la guerra alla mafia, ma è rimasta la mafia”. Bevilacqua ha puntato il dito contro i tagli all’organico della polizia in provincia di Enna. E’ un’analisi che Corrado Basile (vicario questore di Enna) condivide solo in parte. Della necessità di rafforzare l’organico della Polizia di Stato in provincia di Enna nell’Isola hanno parlato Azzinnari e Alletto. Di questo ne è convinto anche il sindaco anche il sindaco Venezia: “La criminalità organizzata rialza la testa mentre lo Stato arretra”. Per Salvatore Pasqualetto (Uil) e Tommaso Guarino (Cisl) la lotta alla mafia non più essere disgiunta dalle politiche di sviluppo perché, se non c’è lavoro, la mafia la fa da padrona. Molto articolato l’intervento di Tanno Grasso: “La risposta all’attentato mafioso ad Antoci deve essere immediata, ma deve andare oltre le manette e sentenze dimostrando che i terreni sottratti alla mafia possono essere gestiti da aziende sane che creano sviluppo”. Dello stesso avviso è Giuseppe Lupo, vice presidente dell’Ars, che ha proposto una cabina di regia per coordinare le iniziative di sviluppo centrate sull’agricoltura, turismo e cultura di quest’area interna della Sicilia che si trova sulle linee di confine delle province di Enna, Catania e Messina. Al convegno sono intervenuti anche Corrado Basile, il vicario del questore di Enna, e la signora Marisa Raciti, vedova dell’ispettore capo Filippo Raciti morto nel 2007 durante gli incidenti scatenati dalle opposte tifoseria durante la partita di calcio Catania-Palermo. All’ispettore capo Filippo Raciti verrà intitolata la strada di accesso al campo di calcio “Silvio Proto”.

Silvano Privitera