Valguarnera. Fallito l’appuntamento per riapertura servizi poliambulatoriali presso il del Boccone del Povero

valguarnera locali Boccone del PoveroValguarnera. Fallito l’appuntamento del 1 luglio per la riapertura dei servizi poliambulatoriali presso la struttura del Boccone del Povero. Anche questo termine dato per scontato dal sindaco Francesca Draià, ricevendo rassicurazioni in tal senso da parte dell’Asp, è saltato del tutto. Per le specialistiche, se tutto andrà bene, visto che dovranno essere effettuati lavori manutentivi, occorreranno quasi certamente una ventina di giorni. Ieri mattina ci siamo recati presso la struttura, ma c’erano solo degli operai coordinati dal dottor Sanfilippo responsabile dei servizi poliambulatoriali, che trasportavano scaffalature e archivi vari dal vicino poliambulatorio. Il medico ci ha riferito che i locali sono stati dotati di linee telefoniche e che si stavano attivando per riaprire al più presto i servizi amministrativi. Di ciò abbiamo avuto conferma anche dal sindaco Francesca Draià che ha riferito che entro 5 giorni il Cup e l’area amministrativa dovrebbero essere pienamente operativi, per il resto non si è voluta sbilanciare. Rintracciata il direttore di distretto Antonietta Mazzurco, non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Sta di fatto che questi servizi dal 18 aprile scorso, giorno in cui l’Asp chiuse battente alla struttura del “Sebastiano Arena”, sono stati nella gran parte interdetti all’utenza locale. In atto sono presenti in un’angusta stanza dell’ex Polizia Municipale ora presidi di Guardia Medica e 118, i soli servizi di visita, per il resto gli utenti devono recarsi ad Enna e Piazza Armerina con grandi disagi anche di natura economica. La gente è ormai allo stremo delle forze e reclama un diritto fondamentale, il diritto di curarsi nel proprio paese. Che non si tratti comunque di tempi brevi per averli tutti i servizi associati nella struttura del Boccone del Povero è dimostrato dal fatto che l’Asp di Enna la settimana scorsa ha bandito una gara d’appalto per lavori di manutenzione in economia di circa 6 mila euro. Considerati i tempi tecnici l’apertura come detto non avverrà prima di 20- 25 giorni. Le buste saranno infatti aperte il 5 luglio e l’aggiudicatario della gara, dopo l’affido, dovrà provvedere a collocare i ponteggi a tinteggiare i locali, a sostituire il portoncino d’ingresso e rivedere l’impianto elettrico. Ma che l’apertura sarebbe slittata era nell’aria, visto la lentezza con cui procedevano i lavori. Di ciò ne era convinto pure il coordinatore provinciale dei comitati cittadini Carlo Garofalo che a fine maggio indisse un’assemblea pubblica per mobilitare la cittadinanza: “Non sono assolutamente stupito del fatto che oggi il Poliambulatorio non ha riaperto i battenti con tutti i servizi erogati sino alla sua chiusura nei nuovi locali presi in affitto dal Boccone del Povero- afferma Garofalo-. C’era forse troppo ottimismo nella data fissata dall’ASP e tanto propagandata, anche con tanta enfasi, da parte del Sindaco, tanto da far sorgere qualche sospetto. Ricordo a tutti che la data del 1° luglio fissata per la riapertura del Poliambulatorio fu comunicata a mezzo stampa all’indomani della riuscitissima assemblea pubblica indetta dal Comitato cittadino e alla quale parteciparono centinaia di cittadini e movimenti e forze politiche. Volevano forse far desistere l’opinione pubblica, in quanto il problema era risolto? Fin dal primo momento siamo stati scettici, lo siamo ancora di più oggi, alla luce che nulla è fatto e nulla sarà fatto a brevissimo tempo. La cosa che più ci stupisce- continua Garofalo- è l’indifferenza di quanti sono stati investiti del problema, ad iniziare dalle Istituzioni, Presidenza Regione, Assessorato Sanità, ASP, Sindaco e Organi della Magistratura. Nessun riscontro da parte loro, come se il problema non gli appartiene, tranne una breve nota della Prefettura che con lettere del 21/06/2016 ci comunicava, a seguito di ns. richiesta di incontro, che l’ASP aveva rassicurato il Prefetto “della prossima riattivazione del poliambulatorio e dei relativi servizi sanitari erogati”. Saremo vigili e invitiamo la gente a non mollare. Difendiamo il diritto alla salute e il diritto ad essere curati”.

Rino Caltagirone