Leonforte: Cc approva modifica al piano pluriennale di riequilibrio finanziario

leonforte consiglio comunaleLeonforte. Estate calda per il CC che di recente si è trovato ad affrontare la rimodulazione del piano di ammortamento, ossia la dilatazione del fondo di rotazione – prevista dal piano di riequilibrio – da 10 a 30 anni, reso possibile grazie a un recente decreto legislativo.
Il piano di riequilibrio era stato approvato dal CC con delibera n. 185 del 31/12/2014, e dalla Sezione Regionale Controllo della Corte dei Conti con la deliberazione n. 250/2015/PRSP del 29/07/2015 e, visto l’art. 1 comma 714 della legge 28 dicembre 2015 n. 208 stabilisce che “ gli enti locali che nel corso del 2013 o del 2014 hanno presentato il piano di riequilibrio finanziario pluriennale o ne hanno conseguito l’approvazione ai sensi dell’articolo 243 bis del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, possono ripianare la quota di disavanzo applicato al piano di riequilibrio, secondo le modalità previste dal decreto del Ministero dell’economia e delle finanze 2 aprile 2015, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 89 del 17 aprile 2015. Entro sei mesi dall’entrata in vigore della presente legge, i medesimi enti, ferma restando la durata massima del piano di riequilibrio come prevista dall’articolo 243 bis, comma 5, del citato testo unico di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000, possono provvedere a rimodulare o riformulare il precedente piano in coerenza con l’arco temporale di trenta anni previsto per il riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi di cui all’articolo 3 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118. La restituzione delle anticipazioni di liquidità erogate dagli enti di cui ai periodi precedenti, ai sensi degli articoli 243 ter e 243 quinquies del citato testo unico di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000, è effettuata in un periodo massimo di trenta anni decorrente dall’anno successivo a quello in cui viene erogata l’anticipazione”, la Giunta Comunale ha manifestato la volontà di optare per la restituzione delle anticipazioni di liquidità in un periodo di trenta anni decorrente dall’anno successivo a quello in cui viene erogata l’anticipazione, al fine di “diminuire i vincoli finanziari derivanti dalla concessione di prestiti, restituendo al Comune una maggiore liquidità per il ripristino di una situazione di normalità finanziaria”.
Tra i primi interventi quello del cc Cremona che, alla luce del mancato accesso agli atti relativi alla problematica FBC da parte dei cc, ha dichiarato di non voler più votare nessun atto che non sia inerente alla stessa problematica ed ha abbandonato l’aula. Vanadia ha sottolineato che l’atto non presentava i requisiti dell’urgenza, tenuto conto che la legge 2016 ha prorogato il termine al 30 settembre.
Ghirlanda ha parlato di “nuovo balzello” per la cittadinanza non più per i prossimi 10 anni ma 30 anni, e non ha rinunciato a una considerazione già nota al cc: se non sarebbe cioè il caso che il sindaco deponga la fascia.
La rimodulazione del piano di ammortamento, con 15 consiglieri presenti, è stata approvata con 8 voti favorevoli (Sanfilippo, Grillo, Stella, Ferragosto, Astolfo, Barbera, Di Naso e Castiglione) e 7 contrari (Salamone, La Delfa, Di Sano, Smario, Ferragosto, Vanadia, Trecarichi).

Livia D’Alotto

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