I sindaci hanno anche discusso sulla possibilità che AcquaEnna incrementi il costo delle tariffe sulla scorta di un piano tariffario che risale al 2014-2015 e che gli riconosce la possibilità di aumentare il costo dell’acqua. I sindaci hanno discusso su quali potrebbero essere le soluzioni per non far pesare ancor di più sulle tasche dei cittadini il costo dell’acqua.
“Dopo anni di assenza della politica locale nel governo della gestione del servizio idrico, la nuova assemblea dei sindaci intende esercitare il suo ruolo di garante dei diritti dei cittadini al fine di avere tariffe ragionevoli ed un servizio efficiente” spiega il presidente dell’Ati Maurizio Dipietro che parla anche di «inversione di tendenza rispetto al passato e se fosse stata messa in campo negli anni scorsi non avrebbe portato all’aumento esponenziale delle tariffe.
Per Dipietro l’anno peggiore è stato il 2012 “quando l’assemblea dei sindaci con tante assenze e qualche presenza consentì l’approvazione delle partite pregresse, 23 milioni spalmati ai cittadini. L’attuale Ati sta invece lavorando per rimediare agli errori del passato”.