“L’arte è un valido strumento di promozione umana e dei valori”.
Con questa affermazione, cui ha fatto seguito un minuto di silenzio in memoria delle vittime delle stragi di Dacca e di Nizza dei giorni scorsi, accompagnato da un lungo e caloroso applauso, il sindaco Fabio Venezia ha esordito davanti a una gremita “Sala Miani”, all’incontro di presentazione che ha preceduto l’inaugurazione della mostra “Omaggio a Tiziano. Capolavori a confronto”, in esposizione alla Torre Capitania fino al 15 ottobre prossimo.
L’evento – organizzato dal Comune con il patrocinio dell’Azienda Speciale Silvo Pastorale, dell’Assemblea Regione Siciliana, dell’Assessorato Regionale al Turismo e di quello ai Beni Culturali e con gli sponsor della Banca di Credito Cooperativo La Riscossa di Regalbuto, Siciliacque, Snam Rete Gas ed E-laborando srl – vede l’esposizione al pubblico di cinque celebri dipinti: il “Ritratto di Paolo III col camauro”, del 1543, e il “Ritratto di Dama”, della metà del Cinquecento, di Tiziano Vecellio; la “Madonna delle rose in trono”, della seconda metà del Cinquecento, dei fratelli ticinesi Aurelio e Giovanni Pietro Luini; il “Ritratto d’uomo, ufficiale ignoto”, del 1626, del pittore fiammingo Jan Anthonisz van Ravesteyn; l’ “Ecce Homo”, del primo quarto del Cinquecento, degli eredi della Bottega di Antonello da Messina.
Un lungo percorso quello della mostra curata dallo storico dell’arte Paolo Giansiracusa, che ruota attorno al celebre ritratto del Papa Farnese, realizzato per la prima volta dal Vecellio, che ha preso avvio l’estate scorsa grazie al prestito dell’opera da parte dell’avvocato Ugo Miano, concretizzatosi poi nel corso dei mesi grazie a un team di studiosi.
Presenti all’incontro anche l’esperto d’arte della “AION Private Art Service” di Ascona (Svizzera) Claudio Metger, il cui contributo è stato prezioso per portare al pubblico e agli studiosi l’arte dei collezionisti privati, incrementandone gli studi e creando sinergia tra pubblico e privato, e la professoressa Carmen Salvo, ordinario di storia moderna all’Università degli studi di Catania, nonché esperta di storia del ‘500, con particolare riferimento ai temi della riforma e della controriforma, del cui protagonista principale, Papa Paolo III Farnese, il cui ritratto è l’opera di punta dell’intera esposizione, ha tracciato un profilo per contestualizzarne figura e contesto storico.
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