Operazione Eldorado. Barrafranca, INPS: truffa per 619mln scoperta da GdF e Carabinieri di Enna, 381 denunciati interdetti un imprenditore e medico ASP sequestrati immobili e terreni – video

INPSLa truffa riguarda false assunzioni di oltre 500 braccianti agricoli che usufruivano delle indennitá di disoccupazione legate alle 102 giornate lavorative. I falsi braccianti dovevano versare ai due imprenditori agricoli da 800 a 1600 euro all’anno a fronte di una indennità di oltre 5000 euro. Ad assumere i falsi lavoratori i due fratelli, agricoltori Filippo e Giuseppe Bilardo di Barrafranca con, secondo gli inquirenti, la supervisione di un commercialista, Giuseppe També e la connivenza di un medico del servizio di Igiene pubblica dell’Asp di Enna, Giuseppe Lo Monaco. I due in orditori avevano assunto uno 350 lavoratori e l’altro 150. Tutti e 4 sono stati interdetti dai loro esercizi lavorativi mentre gli inquirenti hanno sequestrato ingenti quantità di documenti che proverebbero l’esistenza di una extra contabilità e beni immobili e denaro. I lavoratori, venivano ingaggiati, in qualche caso hanno ammesso e collaborato con le Forze dell’Ordine “Gli inquirenti si sono insospettiti per il numero di lavoratori assunti nelle due aziende – ha detto il procuratore capo di Enna Massimo Palmeri. Le aziende dei Bilardi, non solo non disponevano di mezzi agricoli ma non avevano mai acquistato sementi da giustificare l’impiego di un numero così elevato di lavoratori. Infatti, a lavorare realmente nelle due aziende, erano solo 5 braccianti ai quali non versavano i contributi. “É un indagine etica oltre che giuridica che restituisce alla comunità il maltolto – ha detto il comandante della Guardia di Finanza di Enna, Giuseppe Licari. Gli indagati sono accusati di truffa aggravata e falso. A coordinare le indagini, i due sostituti procuratori Francesco Lo Gerfo e Stefania Leonte. “La truffa ai danni dello Stato qui assurge ad ammortizzatore sociale – ha detto il sostituto Lo Gerfo. Il Nucleo Tutela del lavoro dei Carabinieri, presente il comandante Antonello Bucciol, ha lavorato a stretto contatto con gli ispettori dell’Inps. “Grazie a questa collaboratore – una detto il Drettore regionale dell’Inps Maria Sciarrino – Stiamo scandagliando tutta una serie di settori che lavorano in nero o frodano lo Stato”. Le indagini sono state magistralmente coordinate dal capitano Roberto Russo, comandante conpagnia Finanza Enna
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Un imprenditore agricolo, unitamente ad una collaboratrice e ad un consulente del lavoro, avevano messo in piedi un ingegnoso e calibrato sistema di frode tanto articolato quanto dannoso per le casse dello Stato, riuscendo in poco più di 5 anni a truffare l’INPS per € 3.607.272,19, assumendo fittiziamente n. 378 persone e facendogli così percepire indennità per malattia e disoccupazione.
Le ipotesi di reato sono relative alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falso, per avere indotto con artifizi e raggiri l’INPS al pagamento di indennità per malattia e disoccupazione a fronte di fittizi rapporti di lavoro.
Le investigazioni condotte dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Piazza Armerina coordinate dal Comando Provinciale di Enna, hanno dimostrato una sproporzione nelle assunzioni di personale rispetto alla reale capacità operativa, alle dimensioni dei terreni nella disponibilità dell’imprenditore agricolo in indagine ed ai redditi dichiarati dall’azienda.

Oltretutto, è risultato che lo pseudo “datore di lavoro”, non ha adempiuto agli obblighi fiscali e contributivi, omettendo la presentazione della dichiarazione annuale, quella del sostituto d’imposta (mod. 770/S) ed il versamento dei contributi previdenziali, pari ad € 783.080,78.
E così, mentre nel nostro Paese la disoccupazione continua a rappresentare un pesante problema, con tanti giovani che non riescono a trovare lavoro e troppe, tante persone che lo perdono, a Piazza Armerina l’INPS, indotta in inganno, a seguito di false attestazioni prodotte dai promotori della truffa, erogava a soggetti nullafacenti l’indennità di disoccupazione e di malattia per oltre 3,5 milioni di euro, ciò in grave pregiudizio di tutti i lavoratori onesti, che prestano, regolarmente, le rispettive attività lavorative.

L’inchiesta, condotta dalla Tenenza di Piazza Armerina e coordinata dalla Procura della Repubblica di Enna, è partita dall’incrocio dei dati disponibili nelle preziose banche dati in uso ai finanzieri, per poi proseguire con una serie di pedinamenti, perquisizioni e attività tecniche di intercettazione telefonica e ambientale. Messo tutto insieme e analizzato il consistente e diversificato quadro probatorio, è stata accertata la falsità dei rapporti lavorativi in quanto gli assunti non avevano mai prestato attività come invece dichiarato in atti, in cambio avevano addirittura pagato cifre di 1.600,00 € per poter risultare assunti e così poter percepire, indebitamente, gli emolumenti da parte dell’INPS.

Interrogati dagli inquirenti e dagli Ispettori dell’INPS i falsi assunti hanno cominciato a cadere in contraddizione, alcuni di loro in un pianto liberatorio hanno iniziato a collaborare. Qui sono intervenuti i promotori della truffa, che non hanno esitato ad esercitare pressioni su chi doveva essere ascoltato dagli investigatori, spingendosi, in alcune conversazioni intercettate, a dare indicazioni su come rispondere agli inquirenti, tentando di inquinare le indagini delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Enna.

Dietro alla truffa c’era un vero e proprio ingegnoso metodo studiato a tavolino per massimizzare gli importi da richiedere all’INPS, sistema che non è sfuggito ai Finanzieri. Gli ideatori della rilevante truffa, dosavano, con precisione, le giornate in cui far risultare assunti i lavoratori con quelle in cui segnalare la malattia a fronte delle giornate di lavoro, prestato, solo sulla carta, godendo illecitamente di ulteriori benefici economici.
Risultava, infatti, conveniente denunciare all’INPS un numero di giornate di lavoro calibrate tra 101 e 182, in modo da ottenere un elevato numero di giornate indennizzabili ai fini della disoccupazione agricola, percependo così l’indennità di malattia e gli assegni per nucleo familiare in misura intera, massimizzando l’ingiusto profitto in quanto le giornate di malattia sono caratterizzate da indennizzi giornalieri più elevati rispetto a quelli propri della ordinaria disoccupazione agricola.

L’attualità della truffa in atto ad oggi è stata interrotta dal provvidenziale intervento delle Fiamme Gialle ennesi e dagli ispettori dell’INPS.
Nella rete dei Finanzieri del Comando Provinciale di Enna e dei Magistrati della locale Procura sono finiti i promotori della truffa sottoposti in data odierna a misura interdittiva della professione di impresa e di consulente del lavoro, nonché una collaboratrice e 378 falsi lavoratori, tutti denunciati, per aver beneficiato, indebitamente, dei pagamenti dell’Istituto Previdenziale fino alla data odierna.
Sono inoltre in corso i sequestri per equivalente dei conti correnti, terreni e immobili, pari all’importo oggetto della rilevante truffa, quantificata in € 3.607.272,19.

Analogo filone d’indagine è stato, contestualmente, sviluppato dal Nucleo Ispettivo del Lavoro dei Carabinieri che ha riguardato il germano dell’imprenditore ed un suo collaboratore, anch’essi oggi destinatari di analoghe misure.


Enna. Questa mattina presso i locali dell’Auditorium “Falcone e Borsellino” del Palazzo di Giustizia di Enna illustrati i dati ed informazioni relative all’operazione “ELDORADO” ed alla concomitante attività svolta, dai Carabinieri del Nucleo Ispettivo Lavoro di Palermo e dal Comando Provinciale di Enna.
Intervenuti:
Ø Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Enna Dott. Francesco Palmeri;
Ø Sost. Procuratore della Procura della Repubblica di Enna Dott. Francesco Lo Gerfo;
Ø Sost. Procuratore della Procura della Repubblica di Enna Dott.ssa Stefania Leonte;
Ø Direttore Regionale dell’INPS Dott.ssa Maria Sciarrino;
Ø Comandante Provinciale della G. di F. di Enna Col. t. ISSMI Giuseppe Licari;
Ø Comandante Provinciale dei Carabinieri di Enna Ten. Col. Paolo Puntel;
Ø Comandante del Gruppo Tutela Lavoro dei Carabinieri di Palermo Ten. Col. Antonello Bucciol;
Ø Comandante della Compagnia G. di F. di Enna Cap. Roberto Russo;
Ø Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Piazza Armerina Cap. Vincenzo Bulla;
Ø Comandante della Tenenza G. di F. di Piazza Armerina Lgt. Francesco Milazzo.

 

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redazione-vivienna