Perquisizioni domiciliari ed informatiche sono state compiute nelle abitazioni degli indagati, residenti a Messina, Enna, Alessandria, Bologna, Ancona, Lucca e Massa Carrara. Ad individuare la rete di feticisti è stato il Compartimento Polizia Postale di Catania in una operazione sotto copertura, avvenuta con il coordinamento del Centro nazionale per il contrasto alla pedo-pornografia su Internet. Le perquisizioni sono state disposte dalla Procura etnea.