UIL. Criticità infermieri presenti in turno all’Umberto I di Enna

Ospedale di EnnaEnna. La segreteria provinciale della Uil – Fpl ha lanciato l’allarme e ha richiesto un immediato intervento delle direzione sanitaria. In una nota inviata al managment aziendale sono state evidenziate le criticità degli Infermieri presenti in turno H 24.
Si rende noto la nota, a firma di Gaetano Faraci responsabile provinciale Uil con delega alla sanità, che “pervengono alla Organizzazione Sindacale che nelle ore notturne numerosissime richieste d’intervento in relazione al numero di operatori risultano essere insufficienti a garantire i Livelli Essenziali di Assistenza di personale Infermieristico e di supporto che opera su tre turni nei reparti di cura e di degenza di Unità Operative quali la Medicina, l’Unità di Terapia Intensiva Neonatale e Pediatria, la Chirurgia, l’ Ostetricia, la Geriatria, il Pronto Soccorso ,la Rianimazione, il blocco operatorio multidisciplinare ecc, tutte Unità Operative dello Stabilimento Ospedaliero Umberto I di Enna”.
La UIL su sollecitazione continua degli operatori ha più volte contattato nei giorni scorsi la Direzione Sanitaria di Presidio nella persona del Direttore Sanitario di Presidio Dr. Cunsolo ed i Direttori di Struttura Complessa Dr.Mauro Sapienza ed altri Primari, senza avere mai nessun riscontro efficace in merito.
Ad esempio scrive Faraci: “nell’Unità Operativa Complessa di Medicina attualmente ci sono 20 pazienti ricoverati di cui 8 di essi necessitano di maggiore assistenza e spesso nei turni è presente un solo infermiere. Ci chiediamo: come si può garantire l’assistenza a 20 pazienti come quelli ricoverati in Medicina con un solo infermiere in turno? Stessa criticità assistenziale si riscontra all’Utin h 24 in cui non sappiamo realmente i posti attivi, a tal fine la invitiamo a verificare la presenza in corsia del numero di personale infermieristico dell’Utin in turno h 24 ed i posti di terapia intensiva e semintensiva attualmente attivi. Stesso concetto vale per le altre U.O. dello S.O. Umberto I quali Chirurgia. Volevamo anche far rilevare che se un operatore’ infermiere Professionale solo in turno necessità d’aiuto “per qualsiasi motivazione” chi lo supporta se lo stesso si trova da solo in turno? Domenica 31 luglio, giovedi 4 agosto e venerdi 5 agosto ci siamo recati presso l’Unità Operativa Complessa di Medicina durante il turno 14 – 20 ed era presente solo un Infermiere Professionale. Ciò che le abbiamo appena rappresentato non permette di garantire i minimi livelli essenziali di assistenza ai pazienti ricoverati nei reparti di Cura e di Degenza dello Stabilimento Ospedaliero Umberto I di Enna, nel contempo sottopone gli operatori Professionali presenti in turno ad uno stress psicofisico elevatissimo con conseguente indice di errore nelle somministrazioni delle terapie elevatissimo, con un indice potenziale di ricaduta sulla salute dei pazienti”.
Le soluzioni? – fa presente Faraci: “Prima di tutto effettuare una ricerca dettagliata per verificare dove si trovano allocati realmente allocati tutti gli Infermieri Professionali, e se gli stessi espletano realmente l’attività per cui sono stati assunti e pagati, verificare altresì il numero di ricoveri e le attività nei 4 presidi ospedalieri, le attività territoriali in relazione all’allocazione degli infermieri professionali presenti nella dotazione organica dell’Asp 4 di Enna. Facciamo un esempio: se un operatore è stato assunto come infermiere anche se poi si è migliorato con propri sacrifici professionalmente, deve continuare a svolgere l’attività di infermiere debitamente documentata fino a quando non sarà inquadrato nella Dirigenza previo superamento di un concorso pubblico. Come Organizzazione Sindacali siamo consapevoli delle difficoltà e le pressioni campanilistiche che arrivano anche dalla politica locale a tutti i livelli di rappresentanza, anche per lo spostamento di un operatore affinchè tutto rimanga immutato, ma il rischio reale che corriamo come comunità provinciale ennese e la chiusura o il forte ridimensionamento di tutti i 4 stabilimenti ospedalieri. Se non si ottempera a quanto disposto fedelmente dal Decreto Balduzzi e dai successivi Decreti emanati dal Ministero della Salute; con 102.000.00 di Euro stanziati per la nuova dotazione organica ed i vincoli imposti dal Ministero della Salute, dal Ministero dell’Economia e Finanze e dall’Agenas, la sanità ennese nei prossimo decennio rischia di essere fortemente ridimensionata e/o azzerata”.
Conclude Faraci: “La UIL ha il dovere di segnalare e dare un contributo affinchè ciò non accada , la popolazione della comunità ennese ha il diritto di avere almeno uno stabilimento ospedaliero nel territorio che abbia i requisiti di eccellenza e dei presidi ospedalieri che vanno necessariamente riconvertiti secondo il sistema Hub-Spoke”.