Sorge un Comitato per dire no alla moschea a Valguarnera, Aidone e Piazza Armerina. Sindaco Draià: protocollo firmato è da considerarsi nullo

moschea ennaValguarnera. Costituito il comitato cittadino per il “NO” al protocollo d’intesa con gli arabi per la costruzione di una moschea a Valguarnera e al quale ne faranno parte una trentina di persone. Giovedì pomeriggio in un’affollata assemblea organizzata da Arcangelo Santamaria, tenutasi nei locali del comitato cittadino, si è discusso del famoso protocollo d’intesa firmato a metà maggio, dai sindaci di Valguarnera Francesca Draià, Piazza Armerina Filippo Miroddi e Aidone Enzo Lacchiana e il segretario generale Ahmed Saeed Badrais, in rappresentanza del Governo Saudita. Argomento che sarà ridiscusso nella sede ufficiale del Consiglio comunale, venerdì 26 agosto. Il protocollo, prevede nei tre centri, come si ricorderà, la costituzione del “King Salman Cultural and Architectural Islamic Arabic Center”, ovverossia una fondazione culturale islamica e tante altre opere: un albergo di lusso, nonché moschee, che richiamino la civiltà musulmana, in cambio delle quali nelle casse dei tre Comuni entrerebbero solo nella prima fase, ben 30 milioni di euro. E proprio a Valguarnera è stata ipotizzata una moderna moschea che sarebbe la più grande dopo quella di Roma e l’albergo di lusso. Un progetto d’investimento, come qualcuno lo definisce, da mille e una notte e da realizzare in tre step. Acceso il dibattito assembleare, al quale ha partecipato a sorpresa anche il sindaco di Valguarnera Francesca Draià, che nel suo intervento ha minimizzato la portata delle cose, affermando che il protocollo firmato è da considerarsi nullo e senza alcun valore, perché privo della firma vincolante del sovrintendente ai beni culturali di Enna che rappresenta in provincia la massima autorità nell’ambito provinciale. Il sindaco ha detto inoltre, che il protocollo firmato per la sua mancata validità non è stato nemmeno protocollato agli atti del Comune. “E’ passato si dalla conferenza dei capigruppo per la discussione- ha ricordato- ma non è stato vagliato perché manca appunto il requisito fondamentale della firma del sovrintendente ”. Ha informato pure che su tutti i passaggi consumati, ha informato le massime istituzioni della provincia, prefetto in testa e che quindi non sono affatto stati atti unilaterali. Ha ribadito infine, che si sta facendo tanto rumore per nulla ma non ha escluso però l’evolversi delle cose. “Qualora la cosa dovesse andare avanti e prendere una piega diversa, sarò io stessa a consultare la cittadinanza, che se dovesse manifestare parere contrario non esiterei un solo istante a fare un passo indietro”. Ed a proposito di convocazione del consiglio del 26 agosto, il sindaco ha concluso dicendo di essere stata lei a richiederla, visto che l’opposizione ancora non l’aveva fatto per iscritto. Ma i promotori dell’assemblea, alle parole rassicuranti del sindaco non si sono fidati più di tanto ed hanno costituito lo stesso il comitato cittadino che farà rete con quello di Piazza Armerina. “Non abbiamo nulla contro le moschee e la religione musulmana- ha ribadito Santamaria- Ma si è contro questo protocollo che sa tanto di accordo commerciale da parte di pochi, a discapito di un intero territorio. Il momento storico che si sta vivendo- ha concluso- è il meno indicato per stringere accordi con il governo dell’Arabia Saudita.” Considerato il protocollo un atto formale, il neo comitato ha chiesto infine al sindaco, che sia un altro atto formale e non semplici dichiarazioni verbali, a dichiarare nullo quanto sottoscritto dallo stesso l’8 maggio. Ed ha proposito di mancata convocazione del consiglio comunale, il presidente del consiglio Enrico Scozzarella nei giorni scorsi ha dichiarato che l’opposizione “L’Altra Voce per Valguarnera” non ha mai inoltrato sull’argomento richiesta scritta, smentendo clamorosamente quanto dichiarato dal consigliere Arcuria in una precedente assemblea. Arcuria successivamente ha chiarito che la richiesta era stata fatta oralmente durante una seduta consiliare e che ciò era sufficiente per convocare il civico consesso. Ma ciò evidentemente non può bastare per un argomento cosi importante.

Rino Caltagirone