Martedì il coordinamento insieme ai sindaci dei due capoluoghi sono tornati a riunirsi per mettere a punto la partecipazione ad un bando ministeriale sui Piani Strategici.
«Abbiamo messo a punto le ultime questioni in attesa di far sottoscrivere a tutti i Comuni la partecipazione al bando» spiega il sindaco di Enna Maurizio Dipietro che si è detto da sempre convinto della necessità di far fronte comune con Caltanissetta per difendere la Sicilia centrale dalla predominanza delle aree metropolitane che accerchiano come in una morsa soprattutto i territori ennesi e nisseni.
Intorno al Piano strategico il sindaco di Enna vede «più di una opportunità di sviluppo per l’Area Vasta».
Per Dipietro, infatti, si tratta di «uno strumento che individua le linee guida per lo sviluppo socio-economico dei nostri territori». Ma il primo cittadino ennese va oltre questa opportunità e parla di svolta storica intorno alla decisione di far “sistema” da parte delle due province che hanno messo da parte ogni possibile forma di campanilismo: «Non serve a nessuno osteggiarsi o entrare in competizione tra noi. Considero anzi un fatto storico che la Sicilia centrale si sia data un ordine ed una forza unica in una logica di “sistema” per sfruttare ciò che si ha in comune e far si che diventi un’occasione di sviluppo diffuso».
Le aspettative del coordinamento e dei sindaci di Enna e Caltanissetta sulla possibilità di accedere ai finanziamenti sul Piano strategico, sono alte e di questo se ne tornerà a parlare presto tra i sindaci dell’Area Vasta che verranno convocati per il prossimo 2 settembre. In questa occasione verrà firmata l’adesione di tutti i Comuni interessati a partecipare al bando ministeriale sui Piani Strategici con la speranza di entrarne a far parte portando nella Sicilia centrale importanti finanziamenti da far ricadere sull’economia locale.