Assoconsumatori-AssoConsum a Sindaci: Lo sviluppo di una realtà passa attraverso il rispetto delle leggi, quello dello Stato italiano

CostituzioneI comuni ennesi sono al fallimento totale per i buchi economici determinati dal consociativismo politico e dal poco rispetto delle leggi dello Stato nei due settori dei servizi: idrico e rifiuti. L’allegra gestione della cosa pubblica nei servizi ha creato una marea di debiti che qualcuno vuol far pagare ai cittadini, assolvendo dalle loro responsabilità la politica di questo ultimo decennio e soprattutto i Sindaci che in una concezione di onnipotenza hanno ritenuto, sbagliando, di poter gestire la cosa pubblica senza le regole stabilite dalla corrente giurisprudenza. Caso lampante è la bocciatura del tribunale di Enna del passaggio del personale da Sicilia Ambiente all’ATO Ennaeuno, per il quale passaggio la Corte dei Conti regionali paventa un danno erariale di 14.000.000 di euro di cui si cercano le responsabilità. Nel frattempo aumentano i malumori degli utenti chiamati a versare alle casse dei comuni sempre maggiori somme con servizi sempre più scadenti. Come se non bastasse il danno evidenziato dalla Corte dei Conti si intende ripetere, stante alle dichiarazioni di qualche sindaco, con il passaggio indiscriminato di tutto il personale alla nascitura SRR sulla base di quale normativa qualche sindaco o alcuni dovrebbero spiegarlo. Non si può pensare che circa 100 amministrativi possano passare tout court alla SRR, quando in pianta organica si parla di solo 9 amministrativi e chi scrive sui giornali è stato componente del CdA della SRR. Si vuole risolvere i problemi o fare solo demagogia?
Viene da chiedere si hanno a cuore i posti di lavoro che debbono andare a concorso o le clientele che qualche partito ha creato a scapito della popolazione meritevole ennese? Noi nella salvaguardia di quelle maestranze che sulle strade cercano di garantire un minimo di decenza ambientale e di pulizia diciamo che quei lavoratori si possono salvare se si applica l’art.191 della legge 152 del 2006, ordinanze urgenti e contingibili, attraverso il passaggio a un nuovo operatore del servizio, oppure attraverso la creazione di società misto pubblico-privato, altrimenti non si può eludere la legge 9 del 2010 che all’art. 19 c. 7 sottolinea l’assunzione di quei lavoratori che hanno sostenuto concorsi ad evidenza pubblica, ad Enna nessuno. Non si può parlare senza tenere conto delle leggi, oggi, senza legge non amministri neanche un condominio, i risultati sono la gestione dell’acqua e dei rifiuti in provincia di Enna. Sul problema acqua già un documento congiunto delle associazione dei cittadini consumatori ha sottolineato a chiare lettere come gli amministratori della ex Provincia ed i Sindaci hanno inteso scaricare gli scostamenti tra i dati sopravvalutati dal bando di gara e i consumi reali sui cittadini attraverso i conguagli/partite pregresse quando queste somme devono essere versate al gestore dall’ATO e di conseguenza dai comuni, come sancito in una situazione similare da un arbitrato a Caltanissetta. Ma del resto se i sindaci vogliono amministrare nell’ignoranza e coll’arroganza che ne discente, i risultati saranno quelli di servizi fatiscenti con costi elevatissimi come del resto dimostrano le bollette dell’acqua che ha raggiunto quota 4 euro al metro cubo.

Pippo Bruno – delegato provinciale Assoconsumatori-AssoConsum