Destinatari del progetto sono le famiglie in condizioni di disagio nelle quali siano presenti persone minorenni, figli disabili o una donna in stato di gravidanza accertata; per entrare a farne parte il soggetto richiedente dovrà avere un Isee inferiore ai tre mila euro mentre nella valutazione si terrà conto dei carichi familiari, della situazione economica e lavorativa e verrà escluso chi riceve trattamenti superiori ai 600 euro mensili.
Le domande saranno raccolte dal Comune, presso gli uffici dell’assessorato Politiche Sociali, che poi provvederà a trasferirle all’Inps a cui toccherà il compito di stilare le graduatorie che diranno quali tra i soggetti candidati hanno la priorità e possono essere inseriti nel progetto. Una volta completato questo passaggio verrà informato il Comune e, quindi, il beneficiario dovrà recarsi in un ufficio postale per ritirare la “social card” che potrà spendere per l’acquisto di beni di prima necessità e la durata sarà di un anno. Ma non sarà una consegna di soldi fine a se stessa perchè il beneficiario e la sua famiglia saranno inseriti in un progetto che verrà appositamente predisposto.