Troina, presentazione libro “Politica e religione. Analisi comparata tra Islam ed Occidente” di Veronica Compagnone

Veronica CompagnoneTROINA. Sabato pomeriggio 3 settembre, alle ore 17.30, nella Torre Capitania, alla presentazione del libro “Politica e religione. Analisi comparata tra Islam ed Occidente” di Veronica Compagnone, organizzata dal Comune di Troina, interverranno l’Imam Kheit Abdelhafid della Moschea Misericordia di Catania e mons. Gaetano Zito, Vicario Episcopale per la Cultura dell’Arcidiocesi di Catania. E’ uno saggio di politica comparata il libro di Veronica Compagnone, che darà molti spunti a Zito e Abdelhafid per una discussione su un argomento di attualità visto da diversi punti di osservazione. Nel suo saggio, che presenterà domani pomeriggio, Veronica Compagnone mette a confronto due sistemi politici in apparenza antitetici tra mondo occidentale e mondo islamico utilizzando come pietra di paragone i partiti di ispirazione religiosa: i partiti cristiano-democratici in Occidente e i movimenti islamisti come la Fratellanza Musulmana in Egitto, Siria, Giordania, Palestina e Tunisia e il partito di al Nahda in Tunisia. Questi due sistemi di partiti confessionali hanno in comune alcuni aspetti mentre si differenziano per altri aspetti riconducibili ai diversi contesti istituzionali e alle diverse storie dei paesi in cui sono nati ed agiscono. Il tratto comune è il motivo della loro origine. Il motivo che genera i partiti di matrice confessionale è “la frattura religiosa” (cleavage), secondo il modello di analisi dei sistemi politici messo a punto dai politologi Stein Rokkan (norvegese) e Martin Lipset (statunitense). Nei paesi europei i partiti cristiano-democratici (cattolici e protestanti) sono nati su base nazionali. Nei paesi del Nord Africa e in Medio Oriente i movimenti islamisti travalicano i confini nazionali e si caratterizzano per una visione pan araba. La Fratellanza Musulmana “per il rafforzamento della fede e la riforma delle coscienze” è nato nel 1928 in Egitto, ma è anche presente Giordania, Siria, Tunisia e Palestina. Interessante è il caso del partito tunisino al Nahda (la Rinascenza) per la sua strategia orientata alla convivenza e al dialogo tra la cultura arabo-islamica e la cultura europea occidentale.

Silvano Privitera