Delegazione dipendenti ex provincia di Enna incontra i sindaci

enna protesta precari provincia 6sett2016La disperazione del personale dell’ ex Provincia Regionale di Enna che è oramai al limite della sopportazione è stata comunicata anche ai Sindaci presenti nella riunione dell’ATO RIFIUTI.
I dipendenti dell’ex Provincia, infatti, hanno chiesto al Commissario dell’Ato Rifiuti on. Sonia Alfano l’autorizzazione a poter esprimere ai Sindaci presenti le loro preoccupazioni sul futuro dell’ex Provincia di Enna.
In tal modo i dipendenti provinciali hanno potuto comunicare ai Sindaci che a causa dei mancati trasferimenti delle risorse da parte della Regione e dello Stato non si potranno assicurare i servizi nel territorio, primo fra tutti, quello del funzionamento delle scuole, l’assistenza ai disabili e la transitabilità delle strade provinciali.
E’ stato ricordato ai Sindaci, come prossimi inquilini del Palazzo della ex Provincia che troveranno un vero e proprio disastro anche nelle casse provinciali.
Infatti, è stata rimarcata la condizione di grave squilibrio finanziario reso ancora più precario per la mancata assegnazione dei fondi regionali, per il prelievo forzoso dello Stato a cui si aggiunge il deprecabile fatto che dal grande patrimonio immobiliare dell’Ente non si registra (fatta eccezione per gli immobili utilizzati dallo Stato) oramai da molti anni alcuna entrata poiché gli affittuari iniziando lunghi contenziosi legali hanno deciso di non continuare a pagare più alcun affitto. Questa anomala situazione che i dipendenti provinciali denunciano a grande voce causa un mancato introito di quasi tre milioni di euro che eviterebbe il mancato pagamento degli emolumenti economici a quasi trecento famiglie di dipendenti provinciali.
E’ stato detto ai Sindaci di associarsi e condividere lo stato di agitazione dei dipendenti provinciali arrivando, se necessario e se continua l’insensibilità del Governo regionale e di quello nazionale ad assegnare i fondi necessari alla Provincia, di consegnare le loro fasce tricolori al Prefetto per testimoniare il gravissimo stato di disagio e di crisi che attraversa l’intero territorio della Provincia di Enna.
La delegazione che ha parlato all’Assemblea dei Sindaci ha ricordato che il personale precario a tempo determinato oramai non percepisce nessun emolumento economico già dal mese di agosto e quello di ruolo, a seguito della concertazione con le organizzazioni sindacali e la dirigenza dell’ente, è stato informato della imminente dichiarazione del dissesto economico che comporta misure di drastica riduzione con la messa in mobilità dell’80% dei dipendenti senza alcuna garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali.
La situazione di completo disastro delle ex Province Regionali siciliane non vede alcuna certezza di soluzione dal momento che si continua a prorogare l’attuazione della riforma e a non destinare con certezza di continuità le risorse economiche necessarie per fare fronte allo svolgimento delle funzioni e dei servizi essenziali.
I dipendenti dell’ex Provincia hanno avuto così modo di denunciare direttamente ai Sindaci l’irresponsabilità della classe politica siciliana che ha causato questo stato di cose continuando a disperdere in mille clientelismi le somme che prioritariamente devono essere destinate a garantire il pieno funzionamento di tutti i servizi della ex Provincia (scuole, strade, tutela territorio, assistenza disabili, etc. etc.).
L’incapacità della classe politica regionale non ha riformato le Province ma ha creato un’altra emergenza di natura istituzionale con risvolti sociali e lavorativi.
I dipendenti della ex Provincia Regionali di Enna hanno ricordato ai Sindaci che oltre alla protesta in corso sul tetto dell’edificio di Via Varisano, dove sono massicciamente presenti i lavoratori precari, dovrebbero farsi promotori presso i loro Consigli comunali per far votare specifici ordini del giorno da inviare a Palermo e Roma per denunciare lo stato di crisi dell’intera Provincia di Enna. Hanno anche anticipato che in concomitanza con l’apertura dell’anno scolastico saranno davanti le scuole superiori per fare volantinaggio di sensibilizzazione sulla protesta direttamente con gli studenti e le loro famiglie e con il personale scolastico.

Il vescovo di Piazza Armerina, monsignor Gisana, è stato in vista ai precari dell’ex Provincia, che si trovano sul tetto della succursale di piazza VI Dicembre. Il vescovo Gisana ha portato una parola di conforto ed anche di fiducia, sperando che il problema si possa risolvere al più presto ed in questo senso la politica deve fare la sua parte perché qui il problema è veramente grave, qui si lotta per la difesa di centinaia di posti di lavoro di persone che per anni hanno rappresentato la forza lavoro di un’istituzione.

La settimana che va ad incominciare si preannunzia importante perché qualche problema dovrebbe essere risolto a cominciare da martedì quando tornerà a riunirsi l’assemblea regionale, che dovrà esaminare ed approvare la ripartizione che è stata fatta dall’assessorato regionale alle Autonomie Locali con i soldi a disposizione. Ovviamente tutto dipende da cosa deciderà l’assemblea regionale, mercoledì, quando tornerà a riunirsi, dopo le ferie estive e se l’argomento dei precari verrà affrontato come uno dei primi punti all’ordine del giorno. I precari ennesi non intendono mollare, la loro protesta è ad oltranza perché sanno benissimo che vincere la lotta significa avere un futuro, in caso contrario sarebbe una disgrazia per tutti, compreso il territorio dal punto di vista socio-economico.