Rifiuti. RSU Enna: segnalano comportamenti anomali di sindaci, stanno determinando danni irreparabili a gestione

rifiuti soldi compattatoreEnna. Le Rappresentanze Sindacali Unitarie (Rsu) hanno invitato una lettera al commissario Alfano, al presidente della Srr Glorioso, all’assessore regionale all’Energia, al direttore del Dipartimento Rifiuti per chiedere un incontro e nel contempo “segnalare comportamenti anomali di sindaci che stanno determinando danni irreparabili alla gestione del sistema integrato”.
In particolare viene segnalato “per il comune di Agira un‘ordinanza che “affida il servizio di igiene urbana ad una ditta terza per mascherare un affidamento, che avrebbe necessitato una regolare gara pubblica. Il canone mensile che il comune di Agira ha versato all’Ato era di 70 mila euro, l’affidamento invece costa 113 mila euro con un incremento del 60 per cento, ed inoltre il personale del cantiere viene utilizzato dalla ditta affidataria. Altro comune quello di Villarosa ha emanato l’ordinanza 191 ed ha autorizzato il Centro di raccolta comunale in deroga a tutta la normativa di settore e senza alcun parere tecnico-sanitario; imputare i superiori costi di gestione del CCR e nolo mezzi alla stessa voce di bilancio comunale del servizio di igiene urbana e decurtare le stesse. Il comune di Leonforte ha emanato pure l’ordinanza 191, si è riappropriato il servizio di igiene urbana con un anomalo affidamento ad una terza ditta e l’impiego di soli operatori comunali; dal cantiere di Leonforte restano tagliati tutti gli operatori ed autisti dipendenti dell’Ato oltre agli addetti al Centro di raccolta comunale. A Leonforte c’è una gestione autonoma, con il parare negativo delle organizzazioni sindacali, con il coordinamento affidato ad un tecnico comunale ed utilizzo del personale Ato. Ad oggi il servizio viene espletato da 22 unità, non si effettua più la raccolta differenziata, il CCR non ha mai riaperto. Il Comune è stato denunziato dalla Regione alla Corte dei Conti. Le Rsu stimano che allo stato attuale grava sulla Gestione Commissariale un surplus di 40-50 unità lavorative che non hanno trovato collocazione regolare in tutti i processi di affrancamento”.