Enna. Protocollo d’intesa per i pazienti affetti da disturbi cognitivi

millia-nocilla-campagnaFirmato il protocollo d’intesa tra il dottor Piero Nocilla, direttore sanitario del distretto di Piazza Armerina, il dottor Claudio Millia, responsabile del primo Centro regionale per i disturbi cognitivi e le demenze pre il Chiello di Piazza Armerina, ed il dottor Paolo Campagna, rappresentante dei medici di famiglia e componente del direttivo della MediCop. Il protocollo sottoscritto definisce i cirteri semplici ed unici per il reclutamento precoce o la esclusione di pazienti con disturbi cognitivi. In questo modo i pazienti, attraverso il filtro rappresnetanto dai medici di famiglia, hanno la possibilità di una immediata presa in carico globale e di tipo integrato con un notevole risparmio di tempo, di risorse economiche, con la possibilità di diagnosi precoce, di una pronta terapia, di una specifica riabilitazione, un sostegno specialistico al care giver. Il protocollo con la sua sottoscrizione diventa immediatamente operativo per i territorio del distretto di Piazza Armerina ed a breve si estenderà sull’intero territorio dell’Azienda sanitaria. L’iniziativa prevede tra l’altro una fase di formazione del personale sanitario e sociosanitario, una capillare azione di informazione alle famiglie ed ai care givers, una fase di prevenzione, studio e ricerca. Inoltre, permette di costruire un percorso che dovrebbe portare alla istituzione presso l’Ospedale Chiello del Primo Centro Regionale per i disturbi cognitivi e le demenze con l’istituzione di due posti DH e 4 posti di ricovero ordinario. L’iniziativa segue il bando di concorso emesso dall’Azienda Sanitaria, che, utilizzando le risorse PSN 2013, porterà al reclutamento di 4 figure sanitarie specialistiche, due nel campo della neuropsicologia e due nel campo della neuro riabilitazione. Il Centro Diurno Alzheimer, operativo da più di due anni, viene così potenziato con la possibilità di erogare prestazioni specifiche con la possibilità di disegnare un percorso specifico, evitando ricoveri troppo spesso poco appropriati. Un esempio è rappresentato dal nucleo Alzheimer che opera a Leonforte e che oggi risulta enucleato da questo percorso integrato. Ora la parola passa all’Azienda sanitaria che deve individuare il personale necessario al potenziamento della struttura affinchè possa operare a pieno regime e possa diventare un punto di eccellenza per un territorio che ultimamente è stato fortemente penalizzato sul piano sanitario.