La “querelle” protocollo intesa costituzione “King Salman Cultural and Architectural Islamic Arabic Center” sbarca in parlamento a cura del M5S

moscheaValguarnera. La “querelle” sul protocollo d’intesa per la costituzione del famoso “King Salman Cultural and Architectural Islamic Arabic Center”, da realizzarsi nei centri di Aidone, Piazza Armerina e Valguarnera con annessa moschea in quest’ultimo centro, approda in Parlamento. Protocollo, come è noto, firmato l’8 maggio scorso dai sindaci Enzo Lacchiana, Filippo Miroddi e Francesca Draià, con un alto esponente del Governo Saudita, Ahmed Saeed Bradais, e che sta destando tanta preoccupazione per possibili infiltrazioni di estremisti islamici in tutto il territorio ennese. Dopo le scintille di lunedì sera al Consiglio Comunale di Valguarnera, durante le quali la maggioranza consiliare ha dato il  via libera al sindaco Francesca Draià di proseguire, ieri la senatrice Ornella Bertorotta, vice presidente vicario del gruppo Movimento 5 Stelle, sollecitata dal Comitato intercomunale per il “No” al protocollo, ha inviato una interrogazione ai Ministri dell’Interno, della Cultura e degli Affari Esteri. La parlamentare chiede ai Ministri se intendono attivarsi con iniziative di competenze presso le amministrazioni interessate, affinché non venga dato seguito al suddetto protocollo in quanto non rappresentativo degli interessi delle comunità locali coinvolte. “Gli impegni assunti con la sottoscrizione- scrive la senatrice- alterano l’assetto culturale, politico e religioso del territorio, anche alla luce del fatto che realizzare una moschea e i relativi progetti ad essi collegati, in un’area che non presenta una concentrazione tale di fedeli musulmani, da giustificare la sua messa in opera, significherebbe prevedere un flusso di persone imprecisato che potrebbe destare preoccupazione anche a causa di possibili infiltrazioni di natura terroristica e della prossimità ai centri di accoglienza di migranti africani, come quello di Mineo a soli 50 km. dell’area interessata dagli interventi. L’esponente grillina  chiede ancora “se l’insieme degli investimenti del Regno Saudita in Italia volti alla costruzione di moschee, centri studi e tribunali islamici, nonché le strutture di supporto economico a tali iniziative, come la costruzione e l’esercizio di attività caritatevoli collegabili a soggetti che diffondono correnti salafite e wahabite in Italia, richieda un intervento del Governo volto a stipulare un accordo internazionale che regoli tali iniziative nel nostro Paese.” Conclude l’interrogazione chiedendo “se e quali iniziative di competenza intendano assumere i Ministri interpellati, affinché sia assicurato il controllo dei finanziamenti utilizzati per sovvenzionare i luoghi ci culto islamici e quali iniziative intendano adottare per garantire il controllo di tali strutture  e dei frequentatori e beneficiari”.

Rino Caltagirone

 Infine per opportuna conoscenza la nota ufficiale del Sovrintendente ai Beni Culturali di Enna dottor Salvatore Gueli, chiamato diverse volte in causa per il suo nominativo posto in calce al protocollo d’intesa e che fa chiarezza sulla sua posizione.

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