Valguarnera: in mezzo all’umidità i disabili dell’associazione Luna Onlus

Valguarnera. Vi è piovuto di tutto da diverse settimane, ma loro imperterriti hanno continuato le loro attività negli spazi ancora salubri. La loro energia è stata più forte della pioggia e dell’umidità che ha impregnato il locali. Stiamo parlando dei ragazzi portatori di handicap dell’associazione Luna Onlus, che non si sono fermati dinnanzi alla pioggia che cadeva dai tetti e alla vetustà dei locali che li ospita, ove operano con attività ludiche e ricreative.
valguarnera-luna-onlus-disabili
Dal solaio soprastante ove è ubicata la scuola elementare Archimede, da diversi giorni, a causa di qualche perdita, cadeva acqua a catenella che ha loro distrutto delle strumentazioni e abiti per attività ludiche. Ma non si sono arresi e adesso dopo alcuni contatti sembra che l’amministrazione comunale voglia assegnare nuovi locali. Troppo importante per loro passare qualche ora assieme nelle poche volte la settimana in cui si incontrano. L’associazione presieduta da Salvatrice Simonte conta una sessantina di soci di cui 15- 20 sono portatori di handicap e gli altri sono genitori o parenti. All’interno due volte la settimana fanno diverse attività fra le quali musicologia, un modo per stimolare tutte quelle attività che favoriscono lo sviluppo e la diffusione della cultura musicale. Ma non solo, ballano, cantano e hanno pure un laboratorio di cucina. I locali ove operano si trovano sotto l’Archimede ma sono piuttosto umidi e vetusti. Ma quello che manca loro, oltre ai nuovi locali, sono finanziamenti pubblici. Per continuare nelle loro attività si autofinanziano. Le amministrazioni comunali che si sono succedute negli anni –esordisce Salvatrice Simonte presidente dell’associazione- non ci ha mai dato un euro. I locali ci sono stati concessi nel 2009, quando l’associazione nacque dal sindaco dell’epoca Nocilla. La Regione non ha mai dato alcun riscontro alle nostre richieste. Abbiamo sempre presentato dei progetti che sono stati regolarmente bocciati. Solo l’ex provincia regionale ci dava qualcosa sino a qualche anno fa per sopravvivere, 1500- 2000 euro l’anno, che ci consentivano di fare altre attività riabilitative come ippoterapia e idroterapia, attività che sono costose, ma che adesso non possiamo più permetterci. Facciamo quello che possiamo- continua Simonte- col sacrificio di tutti, ma è chiaro che così continuando non potremmo avere vita lunga”. E dire che l’associazione ha molte convenzioni con diverse istituzioni: l’Università Kore di Enna, l’Università di Catania, il Tribunale dei Minori di Caltanissetta. “Ci sono ragazzi che devono scontare pene residuali e il Tribunale dei Minori molte volte li affida a noi, ci prendiamo pure cura di ragazzi che ci segnalano i servizi sociali. La nostra è una funzione soprattutto sociale, ma dove li prendiamo i soldi per andare avanti? Si chiede. Addirittura la nuova amministrazione verso la quale nutro molta fiducia ci aveva chiesto di pagare le utenze, ma come facciamo se non abbiamo un euro in cassa?” Per i locali adesso pare aprirsi uno spiraglio e a confermarlo è il sindaco Francesca Draià: “Assegneremo nuovi locali all’associazione Luna –afferma il sindaco – E’ nostra intenzione controllare prima tutti i contratti in essere con tutte le varie associazioni per regolare il pregresso e sanare le irregolarità trovate. La “Luna” visto che svolge un ruolo insostituibile avrà priorità assoluta nell’assegnazione di nuovi locali”.

Rino Caltagirone