Barrafranca. Riunione dei comuni siciliani in dissesto

fabio-accardi-barrafrancaGli amministratori di venti comuni siciliani, che rappresentano quasi 400 mila abitanti, che sono in dissesto si sono riuniti presso la sala consiliare del comune di Barrafranca su iniziativa del sindaco Fabio Accardi per discutere sulle cause che hanno portato questi comuni al dissesto e nel contempo analizzare le azioni che bisogna mettere in campo per cercare di uscire da questa situazione. La riunione è stata molto positiva per il gran numero di interventi che sono registrati da parte dei sindaci e degli assessori al bilancio presenti con l’obiettivo primario di trovare delle soluzioni che possano rimettere i comuni in dissesto. Fabio Accardi ha sostenuto che bisogna operare con urgenza perché la collettività vive di queste difficoltà a cominciare dalle scuole, dai disabili, dai trasporti, dal servizio rifiuti. Dai vari interventi sono scaturite le criticità di questi comuni che sono in dissesto da un paio d’anni e che chiedono la sospensione del patto di stabilità, in modo che dal 2017 si possa intraprendere un cammino virtuoso. Le criticità portate avanti dalla maggior parte dei comuni sono la crisi di liquidità, aumento del costo del servizio dei rifiuti. la difficoltà ad armonizzare la contabilità, spesa del personale, revisione dei criteri per i trasferimenti regionali di parte corrente, crescita esponenziale dell’evasione dei tributi. Tutti d’accordo i presenti nella elaborazione di un documento che registri le criticità e che deve essere inviato ai Governi regionale e nazionale per cercare di trovare una soluzione condivisa dell’evasione dei tributi locali. Bisogna operare con giudizio, è stato detto, per non penalizzare i cittadini, ma gli stessi devono venire incontro anche alle esigenze di chi deve amministrare la città. L’Anci regionale ha condiviso l’iniziativa di riunire i comuni in dissesto, ed è il secondo incontro dopo quello di Caltagirone, in modo da poter trovare un denominatore comune che possa consentire a questi comuni di uscire dall’attuale impasse. E’ stato sottolineato che nel prossimo futuro potrebbero essere tantissimi i comuni che a causa delle decurtazioni di trasferimenti regionali e nazionali non riescono a chiudere i loro bilanci e finiranno in dissesto.