Nel merito i rappresentanti sindacali denunciano: «L’ attuale stato di insolvenza dell’ Istituto tanto è vero che le stipendialità, annoverando il mese di dicembre e la relativa tredicesima mensilità, ammontano a sette, per cui il precedente impegno assunto in sede prefettizia non è stato assolutamente rispettato. Allo stato attuale non si intravede alcuna prospettiva per il prossimo futuro in quanto si sperava, nella riunione del 21 novembre, di ricevere una proposta di riorganizzazione, dell’ Istituto stesso, con un accurato piano di rientro ed un insieme delle attività da svolgere con annesso piano finanziario. Allo stato attuale non è stato consegnato assolutamente nulla. In merito alle stipendialità che non si riusciranno a pagare entro l’ anno in corso, l’ amministrazione ha avanzato, alle organizzazioni sindacali, la proposta che prevede di dilazionare le mensilità pregresse, su cinque trimestri, a partire dal marzo del 2017. Inoltre, relativamente alla certezza della data di pagamento del corrente, è stato riferito che non è possibile impegnarsi in tal senso; al di là dell’ ottimismo, che viene manifestato dall’ Istituto, i rappresentanti sindacali si ritrovano, come al solito, di fronte a soluzioni che hanno scarsa probabilità di concretizzazione».
«Anche la problematica legata al rinnovo del contratto collettivo decentrato integrativo aziendale, con i relativi aumenti contrattuali proseguono i sindacalisti – troverà difficoltà di applicazione, pertanto, siamo di fronte, per l’ ennesima volta, a delle giustificazioni più che a delle soluzioni realmente praticabili». I rappresentanti sindacali rimangono in attesa di convocazione e informeranno la prefettura sulla data della giornata di sciop