“In relazione ad un articolo di stampa, pubblicato su un quotidiano dal titolo “Riunione per il passaggio del personale alla nuova SRR“, nel contesto del quale viene sottolineato che la scrivente sarebbe stata invitata dal Presidente Glorioso, unitamente ai Sindacati, alla partecipazione, appare opportuno sottolineare come la dichiarazione risulti non veritiera per le seguenti motivazioni:
Pertanto, nel prendere atto ancora una volta, del pressapochismo che contraddistingue la SRR presieduta dal Sindaco Glorioso, si fa presente che questa Struttura Commissariale non potrà partecipare non essendo stata invitata e non avendo ricevuto alcuna pec.
La scrivente attenderà la scadenza del 15 dicembre 2016, prevista dalla Ordinanza del Presidente della Regione 27/Rif e qualora non risulteranno adempiuti tutti gli obblighi previsti dalla ordinanza stessa adotterà tutti i provvedimenti previsti dalla normativa in argomento.
Questo quanto pubblicato da un locale quotidiano: “Domani pomeriggio, con inizio alle 15.30, presso la sala riunioni della società EnnaEuno di Corso Sicilia, si terrà una riunione, su convocazione del presidente della SRR, Armando Glorioso, con al centro della discussione la definizione della dotazione organica ai sensi della legge 9/2010, a questa riunione sono stati invitati il commissario regionale, Sonia Alfano, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e le Rsu della società EnnaEuno. Ovviamente da questo incontro il CdA della Srr, composto da Glorioso, Venezia e Bevilacqua, vorrebbe avere degli imput positivi per risolvere uno dei problemi più spinosi della Srr prima che avvenga il passaggio del personale alla nuova società rifiuti. “Mi auguro che i sindacati si rendano conto che è finito il momento in cui tutti chiedevano tutto – ha dichiarato Armando Glorioso – oggi la situazione è molto diversa e non si può continuare a gestire il problema rifiuti vivendo una vita provvisoria e piena di debiti. I dipendenti della nuova società devono sapere quale è la realtà organica e finanziaria in modo che non ci siano incertezze. La nuova società viene proposta dai comuni per cui è giusto che si applichi il contratto degli enti locali, tenendo conto di una certa franchigia di circa mille, milleduecento euro sui redditi più bassi, si devono necessariamente abbassare i salari dei livelli più alti se si vogliono mantenere gli esuberi nel settore degli amministrativi che sono tanti e quindi è possibile una ricollocazione più veloce nella dotazione organica, un costo del lavoro decisamente minore ma la possibilità di far rimanere tutti all’interno dell’organico”.