Valguarnera, incontra all’Asp del Comitato cittadino per sollecitare lavori al poliambulatorio

Valguarnera. Entro la prima settimana di gennaio il frigorifero a norma, per custodire i vaccini sarà consegnato al presidio sanitario locale mentre per quanto riguarda il ripristino di parte dei locali del poliambulatorio “Sebastiano Arena” c’è in atto un progetto di ristrutturazione. E’ quanto ha comunicato il direttore sanitario dell’Asp Emanuele Cassarà ai responsabili del comitato cittadino Pippo Catalfamo e Carlo Garofalo nell’incontro intercorso nei giorni scorsi. I due esponenti infatti, dietro appuntamento, si sono recati ad Enna per chiedere al dirigente sanitario conto e ragione dei motivi per i quali il servizio vaccinazioni assente a Valguarnera da quella fatidica data del 18 aprile, giorno di chiusura del poliambulatorio, non sia ancora stato avviato, creando notevoli disagi a centinaia di bambini che devono recarsi presso altre strutture della provincia per essere sottoposti a vaccinazione. “ Abbiamo ricevuto rassicurazioni- ha fatto sapere Catalfamo- che entro la prima settimana di gennaio il servizio sarà riattivato. Discorso diverso invece per il vecchio poliambulatorio “Sebastiano Arena”. Il dirigente dell’Asp ha comunicato ai due esponenti del comitato che c’è in corso di elaborazione un progetto di ristrutturazione del piano terra in grado di assorbire tutti i servizi temporaneamente dislocati in una struttura del “Boccone del Povero”. Istituto che come è noto ha stipulato nell’estate scorsa un contratto d’affitto temporaneo (7 mesi + 7 mesi) per sopperire alla chiusura del “Sebastiano Arena”. A gennaio già scadono i primi 7 e da quel che risulta, pare esserci la volontà tra Istituto Boccone del Povero e Asp di prorogare il contratto per altri 7 mesi e cioè sino ad agosto prossimo. Quindi se non ci si vorrà cogliere impreparati e dare fuoco alle polveri, con forti mobilitazioni popolari, come accaduto l’estate scorsa, l’Asp dovrà correre subito ai ripari. “Bisognerà capire ancora – ha comunicato Catalfamo- se l’azienda sanitaria per accelerare l’iter ricorrerà con propri fondi o chiederà un finanziamento alla regione, nel qual caso i termini potrebbero slittare sensibilmente”. Su ciò comunque, il dirigente sanitario ha dato appuntamento ai due esponenti del comitato cittadino a metà gennaio, per essere più preciso sui tempi di esecuzione del progetto. “Per quanto riguarda infine il piano superiore, il secondo- ha riferito Catalfamo- le cose appaiono di più difficile realizzazione, in quanto bisogna prima dotare la struttura di scale antincendio ed ascensore e a quanto sembra l’Asp- almeno per il momento, non ha alcuna volontà di provvedervi. Su ciò comunque, ne discuteremo col direttore sanitario in modo più approfondito, a metà gennaio”.

Rino Caltagirone