Ricatto a luci rosse. Giovane accusato di stalking e violenza sessuale nei confronti della sua ex fidanzatina

E’ diventata quasi una consuetudine ricattare una persona, minacciando di pubblicare filmati osè e questo avviane anche tra gli adolescenti. E’ avvenuto nella zona nord della provinciale dove un ragazzo avrebbe giocato a suo modo un’incredibile, e assurda, partita a poker con la vita della sua ex fidanzatina, bluffando e convincendola di essere in possesso di un video, girato a sua insaputa, che li ritraeva durante un incontro amoroso. Dopo la comunicazione avrebbe preso a perseguitarla, inviandole molti sms, e nel contempo l’avrebbe ricattata, dicendole che, se non avesse accettato di avere dei rapporti sessuali con lui, l’avrebbe mostrato a tutti, quel fantomatico video, o addirittura lo avrebbe postato su internet, allo scopo di renderle la vita un inferno. Sono questi i nuovi particolari che vengono fuori nella vicenda dell’arresto di un adolescente, accusato di tentata violenza sessuale e stalking ai danni della sua ex fidanzatina, sua coetanea. Le novità arrivano dall’avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei minori di Caltanissetta, Laura Vaccaro, che ha ritenuto, stante la gravità della condotta posta in essere dal minore, di non poter chiedere l’archiviazione, e di dover piuttosto depositare l’avviso di fine indagine, che potrebbe preludere a un possibile esercizio dell’azione penale. Le novità riguardano l’ipotizzato ricatto a luci rosse del ragazzo nei confronti della vittima. Il tentativo di violenza sessuale con tanto di appuntamento in un’abitazione in uso al ragazzo, risalente a ottobre, a cui però si sono presentati i carabinieri della Compagnia di Nicosia, agli ordini del capitano Marco Montemagno. I militari, in quel frangente, hanno salvato la ragazza e arrestato lui, con accuse molto gravi. Il minorenne è stato condotto in un istituto penale minorile. Era stata proprio la ragazzina a presentarsi dai Carabinieri, accompagnata dai genitori, psicologicamente a terra per le persecuzioni subite. Un caso su cui la Procura minorile ed il Gip del Tribunale dei Minori di Caltanissetta hanno posto molta attenzione, temendo il dilagante fenomeno di tali reati facilitati e commessi con estrema facilità e superficialità dai giovani, grazie all’uso ed alla disponibilità, spesso incontrollata, degli strumenti informatici. Secondo quanto è emerso dalle indagini dei Carabinieri, che hanno sequestrato il cellulare in uso al ragazzino, e dalle dichiarazioni rese dal minore stesso, nessun video a luci rosse vi era nel dispositivo, né ritraente la minore né altri. Solo fotogrammi sfocati di video, scaricati probabilmente da internet, di cui lo stesso si era munito per minacciare la minore e ottenere da lei, sotto ricatto, favori sessuali che la vittima si rifiutava di concedergli. Fotogrammi che il minore inviava alla ex fidanzatina, facendole credere che si trattava di screen di video, girati a sua insaputa, che la ritraevano.