Ex deputato regionale dell’ennese condannato a due anni e un mese per maltrattamenti alla moglie davanti ai figli minori

Villarosa. I difensori dell’ex deputato regionale Giuseppe Abbate, originario di Villarosa, Nino Caleca e Carmelo Carrara presenteranno richiesta di appello dopo la sentenza di primo grado emessa in questa settimana dal giudice monocratico Bruno Fasciana del tribunale di Palermo con cui viene condannato a due anni e un mese per maltrattamenti alla moglie davanti ai figli minori. L’ex deputato regionale dell’ennese in carica nella prima metà degli anni ’90, per cui era stato disposto anche il divieto di dimora a Palermo dal Gip, (per cui è già stato presentato riscorso che gli consentirebbe anche di tornare al lavoro) è stato processato con rito immediato. Abbate ha sempre respinto con forza ogni accusa dando puntuali spiegazioni alle contestazioni mosse nei suoi confronti. Gli avvocati Nino Caleca e Carmelo Carrara sono pronti a ribattere ad ogni accusa in secondo grado perché si sarebbe tenuto conto di “troppe circostanze di dubbia applicazione compresa l’aggravante della violenza davanti ai figli minori”. Per la ricostruzione processuale approdata in aula, supportata da alcuni referti medici e che ha portato alla condanna in primo grado, Abbate avrebbe picchiato la moglie davanti ai figli minori, elemento considerato come aggravante generica. I fatti risalgono al 2015 ma un primo episodio risalirebbe al 1999. Abbate, oggi funzionario del cerimoniale della Presidenza della Regione, avrebbe anche violato il divieto di avvicinamento, ma a suo dire avrebbe soltanto voluto vedere i figli che non aveva più potuto da tempo incontrare.


Tiziana Tavella per il quotidiano La Sicilia