Rifiuti. SRR: Commissari prorogati per altre due settimane

Commissari prorogati per altre due settimane, un tempo dato anche alle Srr per completare il proprio lavoro ed evitare di essere anch’esse commissariate. La nuova ordinanza in materia di rifiuti del presidente della Regione pare non voler dare più tempo ai sindaci e ai consigli d’amministrazione delle Srr che non si sono ancora messe a regime nel far partire le società. Il presidente della Regione ha inoltre attivato i poteri sostitutivi, affidando al dipartimento rifiuti, guidato dal dirigente generale Maurizio Pirillo, il compito di predisporre le gare d’appalto per gli impianti di trattamento dei rifiuti.
«Ritengo che le nuove ordinanze di Crocetta non risolvano tutti i problemi dell’Ato di Enna. Fino ad ora – spiega il presidente della Srr Armando Glorioso – i commissari regionali hanno accurato la Srr ed i sindaci di non aver proceduto alle assunzioni, invero siamo in regola con tutti gli adempimenti poichè la legge dice che non si può procedere finchè non si completano gli affidamenti definitivi delle varie gestioni dei cantieri comunali e sovracomunali». Per Glorioso anche ammesso che avesse potuto farlo «il problema dei pagamenti dello stipendio ai dipendenti sarebbe rimasto inalterato». Glorioso spiega infatti che il deliberato dei Comuni non è stato pagato da tutti perchè non sono riusciti a riscuotere il totale della Tari «e qual’ora l’avessero fatto non sarebbe stato sufficiente a coprire il costo di tutto il personale». Il presidente della Srr ricorda che non c’è la copertura finanziaria per i sessanta destinati agli impianti provinciali attualmente chiusi, ci sono poi 17 esuberi effettivi ed inoltre 41 dipendenti necessari allo svolgimento delle future attività di regolamentazione del servizio integrato della Srr non hanno anch’essi la copertura finanziaria al momento.
Due le soluzioni proposte da Glorioso: «Un prestito ponte ai Comuni per colmare la differenza tra deliberato e Tari non incassata e concedere subito la cassa integrazione in deroga per almeno cento dipendenti, non vedo altre soluzioni per risolvere i problemi» ha concluso il presidente della Srr ennese sostenendo che la Regione anziché le ordinanze dovrebbe inviare i soldi.