Sicilia. L’estinzione delle IPAB tra problemi occupazionali e limiti costituzionali
di Massimo Greco
Peraltro, sembra cogliere nel segno la recente ordinanza del Consiglio di Giustizia Amministrativa che opportunamente sospende l’esecutività del decreto assessoriale che, nel disporre l’estinzione dell’IPAB S. Giuseppe di Piazza Armerina, dispone anche l’assorbimento del personale dipendente a cura del Comune di Piazza Armerina. Il CGA non nasconde le proprie perplessità sulla pertinenza della misura estintiva senza avere prima sperimentato la misura meno traumatica della fusione con altra IPAB. A questo, pur nella stringata motivazione del rito cautelare, il CGA evidenzia il danno grave ed irreparabile per le finanze del Comune e per le sorti del medesimo personale dell’IPAB.
Orbene, tralasciando le questioni della natura giuridica delle IPAB che rileverebbero non poco sull’applicazione indifferenziata di tale normativa regionale, ed essendo evidenti i profili d’incostituzionalità (art. 5 e 81 Cost.) che siffatta disposizione normativa presenta, sarebbe opportuno – se non necessario – che il Governo regionale abbandoni il percorso intrapreso, riconsiderando l’ipotesi della fusione in luogo dell’estinzione, magari nel contesto di una riforma complessiva delle IPAB siciliane. Del resto, se la fusione delle Istituzioni pubbliche è lo strumento privilegiato in tempi di spending review (Tribunali, Aziende del Servizio Sanitario Regionale, Camere di Commercio, Comuni, ecc…), non si comprende perchè lo stesso non possa essere utilizzato per le IPAB.
Foto: Ipab Piazza Armerina