A Pietraperzia in aumento i furti

Pietraperzia. Il sindaco Antonio Calogero Bevilacqua chiede un incontro in Prefettura per stroncare i furti ed identificare i colpevoli. “Da qualche giorno sono ricominciati i furti a Pietraperzia”. È quanto scrive il primo cittadino di Pietraperzia in un suo comunicato. “Abbiamo già incontrato le forze dell’ordine – continua il sindaco Antonio Bevilacqua nella sua nota – e richiesto un incontro in prefettura per trovare subito un rimedio ad una situazione che non può e non deve ritornare quella di qualche mese fa”. E continua: “Fino ad ora è andato a segno un solo furto su tre tentativi: uno è stato sventato dai carabinieri, un altro dai proprietari dell’attività presa di mira”. “L’attenzione dei carabinieri – scrive ancora il sindaco Antonio Bevilacqua – rimane alta e le indagini proseguono spedite anche grazie all’ausilio delle immagini della videosorveglianza”. E conclude: “Confidiamo nel fatto che presto questi delinquenti saranno identificati e arrestati”. Intanto continuano a ritmo serrato le indagini per fare luce sui fatti delinquenziali verificatisi in paese. Tra questi il furto andato a vuoto dello scorso 10 febbraio. In quella occasione dei ladri, si pensa fossero in 4, hanno tentato di svaligiare la tabaccheria articoli da regalo di Roberto Sammartino di viale Libertà. I malviventi, per sfondare la saracinesca e la vetrata, avevano utilizzato, come ariete, l’Alfa Romeo “147” con cui erano arrivati sul posto. il colpo era andato a vuoto perché il proprietario si era affacciato dal balcone di casa sua e aveva costretto i ladri ad una precipitosa fuga. Era andato invece a segno, nella notte fra il 13 e il 14 febbraio, il colpo al “Bar del Corso” di viale Marconi. I ladri avevano rubato, nel corso della notte, due slot machines che erano state ritrovate qualche ora dopo dai carabinieri della stazione cittadina di viale Don Bosco. Le due macchine da videopoker erano state abbandonate alla periferia del paese. Dei soldi che c’erano dentro nessuna traccia. Il danno non è stato ancora quantificato.

Gaetano Milino