Valguarnera: “Quello della solidarietà sociale è un settore che non funziona” chiosa Concetta Forte

Valguarnera: “Quello della solidarietà sociale è un settore che non funziona. Ci piacerebbe che l’Amministrazione Comunale riservasse a questo settore la stessa devozione che mostra per l’organizzazione delle feste e che delineasse una seria programmazione sugli interventi di assistenza.” Ad affermarlo in una nota, la consigliera di opposizione de “L’Altra Voce” Concetta Forte, la quale fa una disanima sulla situazione che si sta vivendo oggi in paese: assistenza specialistica a scuola, trasporto disabili, soggetti con evidente disagio mentale che girano indisturbati per il paese. A tale riguardo fa sapere che è stata presentata un’interrogazione per essere discussa nel prossimo Consiglio Comunale.“Di certo- afferma- le problematiche in campo sociale esistono in ogni comunità, ma è dovere delle istituzioni attuare politiche serie di gestione delle stesse. In più occasioni abbiamo sollecitato un’attenzione maggiore verso il settore, più volte abbiamo chiesto di riservare maggiori risorse economiche per potenziare i servizi sociali, eppure è dato lampante che ciò non è accaduto e lo dimostrano gli stessi disagi che nel tempo sono emersi. L’assistenza specialistica a scuola, per più di quattro mesi non è stata garantita, nonostante la nostra mozione presentata a settembre 2016 per sollecitarne l’attivazione, soltanto a gennaio il servizio è stato attivato, creando non poche difficoltà ai bambini diversamente abili, che non hanno potuto usufruire delle cure necessarie.”Altro capitolo importante è quello del trasporto dei disabili: “esso- continua- non sembra del tutto risolto, infatti, ad oggi il servizio sarebbe garantito soltanto per i soggetti disabili gravi e non rientrerebbero tutti i precedenti beneficiari del servizio. Abbiamo chiesto in consiglio comunale di garantire la continuità del servizio per tutti, ma non abbiamo ricevuto ancora una chiara risposta.” Quello che sta destando maggiore allarme è poi il problema dei malati psichici. Le minacce rivolte nei giorni scorsi da uno di essi al sindaco è una testimonianza lampante. “Ci chiediamo- osserva Concetta Forte- se il problema sia stato sottoposto ad un’attenta valutazione considerandone la gravità e, consequenzialmente, quanto possa rappresentare una minaccia per l’incolumità dei soggetti stessi e altrui.” Per tutte queste problematiche, l’opposizione in sede di seconda commissione ha chiesto di incontrare l’assistente sociale per relazionare sulle attività svolte. “Da quanto riferito dalla stessa- osserva ancora la consigliera- l’Amministrazione avrebbe risparmiato delle somme sui ricoveri in istituti, ci chiediamo allora, come pensa di riutilizzare queste somme? Perché non rinvestirle per potenziare il settore?” Ed infine: “Rileviamo la prassi, ormai diventata consuetudine, di ricorrere ad affidamenti diretti nella gestione dei servizi. Pratica che non è ammissibile, se non in casi di reale straordinarietà, in quanto scarta a priori la procedura a evidenza pubblica, precludendo la partecipazione a terzi soggetti. Se è vero che i Comuni possono legittimamente decidere l’affidamento “in house” dei servizi, di fatto questa modalità costituisce una scelta ampiamente discrezionale che potrebbe essere motivata da ragioni di convenienza. Non possiamo avallare tali scelte- conclude- ribadiamo invece la necessità di attuare procedure che garantiscano i principi di economicità, efficacia, imparzialità, trasparenza, adeguata pubblicità, non discriminazione, parità di trattamento, mutuo riconoscimento e proporzionalità”.

Rino Caltagirone