Villarosa. L’antico bevaio (costruito nel 1774) è tornato a funzionare

Villarosa. L’antico bevaio è tornato a funzionare: una festosa inaugurazione alla presenza del sindaco Franco Costanza, assessori e consiglieri comunali si è tenuta ieri. Una manifestazione alla quale hanno preso parte gli alunni della prima media e della quinta elementare dell’Ic “Vincenzo De Simone”, accompagnati dagli insegnanti e dalla dirigente scolastica, Maria Silvia Messina.

Il “monumento-bevaio” fu costruito nel 1774, purtroppo nel 1986 fu demolito e sostituito da uno nuovo che resisterà fino al 2014. A seguito di accurate ricerche nell’archivio storico del Comune e dell’Archivio di Stato però è stato possibile acquisire fonti scritte che testimoniano l’antica origine del bevaio, situato sul lato sinistro dello slargo sulla Ss. 121 all’uscita del paese. Ora è stato ricostruito e realizzato esattamente come quello vecchio grazie a una relazione autentica del 2 marzo 1774 trovata nella raccolta notarile degli anni 1774-75 del notaio Giuseppe Falcone di Calascibetta. “E’ un progetto a cui tenevamo moltissimo –ha detto il sindaco Franco Costanza- stimolato e promosso al fine di recuperare il patrimonio storico del paese. Abbiamo predisposto il progetto grazie alla collaborazione dell’Ufficio tecnico e dell’ing. Armando Castro e l’architetto Pirrera che hanno seguito i lavori riportando all’antico splendore il bellissimo bevaio. Restituiamo ai villarosani un altro pezzo del patrimonio culturale del nostro paese e lo facciamo –ha aggiunto- volutamente e fortemente alla presenza della scuola perché, come ricordava poco fa la dottoressa Anna Giunta, è la parte viva della nostra comunità. E dunque è a voi ragazzi che io voglio consegnare la memoria; tutto ciò che siamo stati, che sono stati i nostri avi, affinché ne facciate tesoro. Perché una comunità senza memoria è una comunità sterile che non ha speranza per il futuro”. Momento di sublime emozione di una giornata festosa è stata la recita di diverse poesie del poeta dialettale villarosano Vincenzo De Simone tra cui quella dedicata all’antico bevaio intitolata appunto “Biviratura Antica”. “Mi complimento con l’amministrazione per questa opera di recupero importante portata termine –ha detto la dirigente Messina-. Ripristinare la nostra storia, le nostre radici sono importanti soprattutto per i ragazzi. Mi fa piacere che oggi sia presente la scuola, una scuola che è proiettata verso il futuro ma che non si costruisce senza solide radici. Mi complimento con i docenti e soprattutto con i ragazzi che oggi hanno recitato bellissime poesie”.

Giacomo Lisacchi