All’Istituto Gian Filippo Ingrassia di Regalbuto i nonni si raccontano ai nipoti

Regalbuto. Normalmente sono solo i genitori a dialogare con gli insegnanti sull’impegno dei bambini nelle scuole elementari, sul loro rendimento, sulla capacità di apprendimento, sui comportamenti, ma una nuova iniziativa sta prendendo piede, nella scuola elementare dell’istituto GianFilippo Ingrassia di Regalbuto, quella di un coinvolgimento dei bambini, nella vita dei loro nonni, vita attuale, ma soprattutto del loro passato, sollecitando lo stimolo della memoria, nel ricordo della guerra, con le similitudini fra presente e passato. Il primo esperimento, qualche giorno fa, nella classe 2B della docente Lucitta Magno, e quì il campo d’azione si è allargato, non solo con ricordi di guerra vissuta e raccontata, ma arricchita dalla presenza di altri nonni che hanno parlato della Regalbuto del passato, dalla realizzazione della Diga del lago Pozzillo, realizzata negli anni ‘50 da centinaia di operai, ma anche della galleria caduta sulla linea ferroviaria che da Motta arrivava a Regalbuto abbandonata ed oggi ancora in disuso e su cui esistono ancora cenni di un binario.

L’attenzione dei bambini è stata anche calamitata dalla proiezione di filmati sui giochi del passato, quasi dimenticati e a volte ricordati, per arrivare ad oggi con l’esperienza dell’astronauta siciliano, quasi catenanuovese, Luca Salvo Parmitano, per sei lunghi mesi nello spazio e sulla Soyuz, assieme a tre russi e due americani. Altra attenzione per lavori manuali che oggi non esistono più, come lo stagnino, l’ombrellaio, lo spazzacamino, il calzolaio, il barbiere, insomma parlare di quelle cose che una volta erano fonti di lavoro e di sacrificio, di cui oggi si sconosce il significato, perchè oggi si vive in mezzo a smartphone, iPpad, iPod in una epoca in cui si è persa l’importanza di quel poco o niente che consentiva i giovani di allora di vivere la vita con gioia.

Carmelo Di Marco