La Cisl di Enna a fianco dei dipendenti di EnnaEuno

I dipendenti di EnnaEuno – che oltre ad essere dei lavoratori sono anche, e soprattutto, cittadini dello Stato Italiano – nell’assoluto rispetto delle regole del convivere civile, continuano a chiedere delle soluzioni che consentano nell’immediato di ricevere il pagamento di circa 10 mensilità. Si auspica, infatti, che valori assolutamente prioritari, quali il buon senso e il rispetto per i lavoratori, vengano posti al di sopra di qualsiasi altro interesse.
Appare quasi surreale che tali impellenti e angosciate istanze, il cui scopo è, peraltro, la sopravvivenza delle proprie famiglie e la richiesta di definire le proprie prospettive lavorative future, debbano sottostare alle lentezze burocratiche e all’immobilismo delle Istituzioni.
Questa la sintesi dell’incontro tenutosi il 12 Aprile scorso, presso la sede della Cisl, alla presenza del Segretario Territoriale, Carmela Petralia, del Segretario Generale FIT CISL, Mario Stagno e delle RSU di comparto.
“Mentre i Sindaci hanno continuato con ostinazione ad affermare che il risparmio deve derivare dall’applicazione del Contratto degli Enti Locali o dall’applicazione di condizioni economiche capestro prevalentemente in capo ad alcuni lavoratori, le OO.SS. e i lavoratori hanno continuamente garantito la propria disponibilità ed hanno fornito soluzioni che fossero sostenibili ed attuabili per entrambe le parti”, dichiara il Segretario Generale della FIT CISl, Mario Stagno. Si devono certamente mettere in campo delle progettualità e delle proposte serie – continua Mario Stagno – prima fra tutte l’adeguamento al reale costo del sevizio (che nel caso di affidamento a operatori di mercato, cui si deve garantire un adeguato riscontro economico, si attesta intorno ai 170 €/pro capite, mentre l’affidamento a Società partecipate consente un risparmio fino ad arrivare a circa 150 €/pro capite), essendo tale sperequazione l’origine di tutti i mali del sistema; dovranno essere garantite con immediatezza le risorse per la riapertura dell’impianto di compostaggio che consente un risparmio di circa il 30% rispetto al conferimento in discarica; certamente si dovrà agevolare la riapertura della discarica di C.da Cozzo Vuturo, atteso che le risorse economiche sono state già reperite per gentile intercessione della Protezione Civile regionale; si dovrà provvedere al ripristino di un adeguato parco automezzi, per evitare gli esorbitanti costi dei noli; si dovrà prevedere la rivisitazione del Piano d’Ambito e della Dotazione Organica, rivedendo le ipotesi di assegnazione del personale presso impianti che verosimilmente o non apriranno mai o nella migliore delle ipotesi potranno essere attivati non prima di cinque anni.
In tale contesto generale di riorganizzazione del settore rifiuti – dichiara il Segretario Territoriale Cisl, Carmela Petralia – i sindacati e i lavoratori continueranno a formulare proposte, disponibili ad accettare eventuali sacrifici utili alla risoluzione dell’annosa e ormai insostenibile condizione di precarietà con cui convivono i lavoratori.
Bisogna che, ora più che mai, tutte le parti in causa adottino un atteggiamento di responsabilità – afferma il segretario territoriale della Cisl – esortando tutti ad una maggiore sensibilità nella gestione del passaggio dei lavoratori del settore alla SRR, onde evitare che lo stato di tensione lasci spazio ad un vero e proprio allarme sociale incontrollato”.


(comunicato stampa)