Titolo iridato per Carmelo Messina, atleta di Aidone, vincendo l’ambitissima Coppa del Mondo ai Mondiali 5 Fisdir, svoltisi a Viseu (Portogallo)

Aidone. Titolo iridato per Carmelo Messina, l’atleta aidonese, affetto da trisomia 21, che, con la fascia di capitano, vestendo la maglia n. 10, ha traghettato la nazionale azzurra di calcio a 5 Fisdir ai Mondiali, svoltisi a Viseu (Portogallo) dall’8 al 15 aprile, vincendo l’ambitissima Coppa del Mondo. Il primo Mondiale Fifds di ragazzi con disabilità intellettiva-relazionale ha visto il trionfo degli atleti azzurri guidati dallo staff tecnico: Roberto Signoretto (referente), allenatori: Gianluca Oldani ed Edoardo Scopigno in una finale emozionantissima, disputata tra Italia e i favoritissimi padroni di casa lusitani, e chiusa dagli azzurri con il netto risultato di 4-1.

Carmelo, 29 anni, compiuti proprio il giorno della partenza per il Portogallo, non sta nella pelle raccontando questa esperienza davvero speciale, nella quale ha dato il proprio importante contributo. Fondamentale la sua prestazione: con un personale di ben sei goal realizzati e ad un passo dal titolo di capocannoniere. Un personaggio, Carmelo, ad Aidone, benvoluto dai suoi concittadini. Diplomato all’Istituto Agrario, è socio fondatore nell’associazione di volontariato “Duni”. Svolge attività di volontariato al Comune di Aidone, recapitando la posta ai vari uffici oppure mettendosi a disposizione per le fotocopie. “Un modo – spiega Carmelo- per trascorrere le giornate, visto che non ci sono opportunità di lavoro”. Appassionato di calcio, fede juventina, è tesserato con l’Asd Polisportiva Disabili Erei. “Il calcio per me è la vita-afferma ancora Carmelo-. Giocare in Nazionale e rivestire il ruolo di capitano è stato per me un’emozione grandissima. Ho onorato il mio impegno spronando la squadrava dare il meglio, soprattutto nella finale”. L’atleta aidonese ha già difeso i colori della nazionale italiana nella manifestazione Trisome Games, la prima Olimpiade, riservata ai ragazzi Down, che si è svolta a Firenze nel luglio 2016, dove Carmelo con 12 reti è stato il capocannoniere.

Carmelo ha tanti sogni nel cassetto: trovare una compagna e andare a vivere da solo. Tra gli argomenti di discussione preferiti da Carmelo la politica che tratta senza tanti mezzi termini. Antonella e Egidio, i suoi genitori, sono orgogliosi delle abilità che Carmelo riesce a mettere in campo ogni giorno. “Abbiamo provato un’emozione grandissima- afferma la famiglia- soprattutto vedendo questi ragazzi gioire e festeggiare assieme agli avversari. Siamo fieri di questa splendida Italia. Questo è sport allo stato puro così come chiamiamo amore allo stato puro quello che i nostri ragazzi ci trasmettono giorno per giorno”. Il tecnico Signoretto:”Carmelo è un vero atleta. Il ruolo di capitano gli è stato assegnato sia per la persona che è sia per quello che è capace di fare all’interno della squadra. Un vero trascinatore”.

ARP