Enna. Dipietro su retromarcia Crocetta su decadenza sindaci

Governo regionale pronto a fare marcia indietro sulla norma che fa decadere anche i sindaci, oltre che il Consiglio comunale, di quei Comuni dove non è stato approvato in tempo il bilancio.
Lo ha promesso il governatore Rosario Crocetta ieri all’Ars dove si sono dati appuntamento tutti i primi cittadini siciliani in un incontro con il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone. Presente perchè interessato da vicino alla vicenda anche il sindaco di Enna, Maurizio Dipietro, che lo scorso settembre per poco “scampò” alla decadenza che da qualche settimana era tornata a farsi spazio tra le voci di consiglieri e partiti. In provincia tra i Comuni che in queste settimane hanno guardato con attenzione ai rischi di questa norma anche quello di Piazza Armerina.
«Il presidente Crocetta ha assicurato che proporrà una norma che abroga quella contestata norma e lo farà entro il 30 aprile» spiega Maurizio Dipietro che alla luce di quanto raccolto a Palermo dice: «Confidiamo che quanto promesso venga mantenuto perchè è inammissibile mantenere i sindaci sotto scacco dei Consigli comunali che sfrutterebbero il bilancio per questioni politiche».
Questa marcia indietro della Regione, per altro non è la prima volta che accade, ha creato un po’ d’imbarazzo tra gli stessi sostenitori. Sin dall’inizio questa norma era apparsa un maldestro tentativo di intervenire ed incidere nella vita delle diverse sindacature, una forzatura che non era piaciuta a nessun sindaco. I suoi primi effetti, la norma, li aveva intanto già prodotti con la decadenza di sette sindaci anche se nei giorni scorsi il Tar aveva dato ragione al sindaco di San Piero Patti decaduto per effetto di questa norma ma subito riammesso. La promessa di Crocetta, che di fatto su questa proposta sfiducia l’idea degli Enti Locali, farà adesso cambiare i piani a molti consigli comunali che pregustavano la possibilità di trovare una via corta per tornare alle urne.