Leonforte. Piccoli lettori crescono

Leonforte. La scuola Nunzio Vaccalluzzo ha trovato un nuovo amico: “Due calzini blu” di Matteo Abbate.

La necessità di includere le molteplicità dell’infanzia nella quotidianità scolastica, aperta all’integrazione e all’inserimento di tutti i bambini e di ogni sfumatura del dovere crescere fiduciosi in un mondo sfiduciato, ha portato la professoressa La Terra, le maestre Mustica, A. Barbera, M.Barbera, Baglione e il maestro Steccato al libro di Abbate pubblicato dalla casa editrice Euno di Emilio Barbera. Alcuni bambini delle classi IV b e d e II d hanno scoperto le innumerevoli potenzialità del libro cartaceo. Il libro acquistato è stato letto e rielaborato attraverso tre differenti percorsi complementari che confluiranno il 5 giugno in una mostra didascalica fatta di sei pannelli, uno per ogni storia del libro. Tre sono stati i laboratori aperti anche ai genitori: il laboratorio linguistico per il potenziamento della lingua italiana; il laboratorio manipolativo-creativo-iconico-espressivo e il laboratorio di drammatizzazione. In ogni momento le maestre sono state presenti come primus inter pares perchè la partecipazione di tutti i bambini è possibile solo se è paritaria.
La gerarchizzazione dei ruoli è stata trasformata in una tavola rotonda. Abbate ha voluto regalare ai bambini la bellezza del sogno che si realizza solo se sognato e nel blu e nei personaggi dei sei racconti ha descritto l’infinito nel dettaglio di tutti i giorni. Emilio Barbera nel ricordare la maestra Calì che lo iniziò alla lettura ha concluso con l’assioma: un Paese che non legge è un Paese che non ha futuro. L’Italia conta un 40% di non lettori dal dopo guerra a oggi e le ultime cifre sono anche più allarmanti. I bambini della Vaccalluzzo hanno scoperto il piacere della lettura e hanno decretato la “gara delle carezze” come la più bella fra le storie del libro. I bambini hanno il diritto di credere in un mondo più giusto e sognarlo è il primo passo.

Gabriella Grasso