«E’ l’ennesima dimostrazione che abbiamo fatto bene, purtroppo, a commissariare il Pd a Enna perchè ci sono ancora “personaggetti” che non hanno ben chiaro che un partito vive con delle regole precise e le regole vanno rispettate» dice subito Carbone in riferimento alla riunione del Pd cittadino che ieri all’unanimità aveva eletto Di Gangi segretario cittadino. Carbone, però, molto duramente parla di «sedicente segretario cittadino che per me può contare quanto il sottoscritto presidente degli Stati Uniti d’America».
E’ da verificare il tesseramento. Io da commissario provinciale di Enna non ho visto un centesimo dal tesseramento, quindi non scherziamo, abbiamo fatto bene a commissariare Enna». Il commissario anticipa inoltre che la prossima settimana sarà nominato un nuovo commissario organizzativo «e andremo avanti in base a quello che deciderà lui».
Sul congresso provinciale previsto entro il 18 giugno liquida la faccenda con un altro “vedremo” e aggiunge: «Anche in questo caso mi chiedo, quali sono le tessere della provincia di Enna? Su Messina, dove sono pure commissario, so che sono 8.547 tessere e un conto corrente dove le persone hanno pagato tutti». Carbone ha quindi slegato una accelerazione del congresso provinciale legato a una sfiducia per il sindaco di Enna e conclude sostenendo che «hanno scambiato la politica per un videogame». Parole al vetriolo che Carbone usa pubblicamente per la prima volta e che fanno capire il livello della sua indignazione. C’è adesso da aspettarsi una controreazione e nuove settimane di polemiche.
William Savoca per La Sicilia