De Rose chiarisce ancor di più il suo pensiero sostenendo che «non siamo a fine consiliatura che si conclude un percorso, se si prende una decisione politica i maggiori artefici siamo noi consiglieri» ed inoltre «se ne devono vedere prospettive ed opportunità, a cosa porta, quali sono i fini». Nella prospettiva che venga sfiduciato il sindaco De Rose ritiene che «bisogna avere un’alternativa e sapere quando saranno poi le nuove elezioni» per non bloccare i bisogni della città. Ad oggi De Rose non fa fughe in avanti in un senso o in un altro ma chiede un’attenta valutazione. Sul possibile avvicinamento di Dipietro al Pd sostiene che in questo caso debba essere il partito per primo a parlarne perchè «ha priorità, non può essere affidato al singolo consigliere» così come consiglia al sindaco attente valutazioni essendosi, lo stesso, presentato agli elettori con un altro schieramento. Sulla possibilità che il Pd o una parte di esso si avvicini alla giunta De Rose sostiene che «vanno fatte valutazioni» ricordando che alla elezioni si era su fronti diversi. Altra possibilità per De Rose sarebbe quella che la giunta porti avanti il programma da minoranza cercando il confronto di volta in volta ma in tutto ciò chiede di «ridare un ruolo a consiglieri perchè in questi anni la funzione del Consiglio è stata ridotta».