Aidone: laboratorio teatrale “smontiamo il bullo”

Aidone. “Smontiamo il bullo”: un laboratorio teatrale portato avanti durante tutto l’anno ma che ha le sue basi, nel precedente anno scolastico, in occasione della lettura, durante l’ora di Narrativa, del libro “Bulli con un click” di Roberto Bratti, da parte degli alunni delle classi terze – sez. A e B. “Dopo questa lettura- spiega la prof. Giovanna Fronte- è venuto fuori il desiderio di realizzare uno spettacolo teatrale, che non seguisse un copione predefinito, ma che nascesse dalle riflessioni emerse durante il laboratorio e affrontasse questa tematica, per dare voce a quei ragazzi che sono presi di mira da qualcuno ma non si ribellano”. Per affrontare la tematica del bullismo, la prof. Fronte ho coinvolto la prof. Rossella Signorello e, insieme, hanno deciso di far partecipare oltre alla classi terze, anche alunni delle prime e seconde medie.

Perché il bullo si comporta così? – “Analizzando varie situazioni – spiegano le proff- – è emerso che il bullo si comporta così per nascondere la sua fragilità. Questi ragazzi, spesso, non ricevono a casa le giuste attenzioni, sia perché i genitori sono presi dai loro impegni di lavoro, sia perché credono che un ragazzo delle medie se la possa cavare da solo; invece, questi ragazzi non si sentono affatto pronti, né sono emotivamente autonomi e scaricano quindi la loro rabbia su un compagno che diventa la vittima”. Lo spettacolo parte proprio da questo dialogo tra genitori distratti, presi dalle loro fatiche quotidiane e i figli che fanno mille richieste. Gli alunni sono stati stimolati a ricreare situazioni di bullismo in contesti che loro stessi hanno scelto di simulare tra cui: bullismo in palestra, cyberbullismo e bullismo in classe. Le scene recitate sono state arricchite e accompagnate da scenografie danzate su brani musicali, espressione puntuale dei sentimenti che ogni scena voleva trasmettere. “Siamo convinti –concludono le prof. Fronte e Signorello- che se il problema si affronta, insieme alle famiglie troveremo la soluzione. Lo spettacolo ha voluto dare anche un messaggio di speranza: a vincere non deve essere la prepotenza ma l’amicizia come unico grande valore da raggiungere”.

Angela Rita Palermo