Avviato un progetto che prevede le scansioni tridimensionali e la digitalizzazione del complesso archeologico della Villa del Casale e di una selezione delle collezioni esposte presso il Museo Archeologico Regionale di Aidone.
Venerdì scorso, circa 70 studenti dei tre dipartimenti etnei coordinati dalle docenti Mariarita Sgarlata (Disum), Cettina Santagati, Mariateresa Galizia e Graziana d’Agostino (Dicar) e Filippo Stanco (Dmi), insieme ad alcuni studenti dell’Ateneo che stanno conducendo un tirocinio internazionale presso il prestigioso centro americano, hanno preso parte a una giornata di attività didattiche sul campo.
Al Museo Archeologico di Aidone, è toccato alle ricercatrici del Cvast dott. Myriam van Walsum, la dott.ssa Christina Hotalen, la dott.ssa Laura Harrison e la dott.ssa Michelle Assaad illustrare le tecniche e i software di scansione e di rilievo fotogrammetrico adottate per alcuni reperti della collezione, mostrando anche in questo caso in anteprima alcuni modelli tridimensionali in via di elaborazione. Sono state selezionate varie tipologie di oggetti provenienti dagli scavi di Morgantina, ceramiche e terrecotte figurate, ma anche antefisse architettoniche.
Quella appena realizzata è la prima di numerose altre attività che saranno condotte in collaborazione con il Cvast, nelle more della definizione di un accordo più generale fra l’Università di Catania, la University of South Florida e il Dipartimento regionale dei Beni Culturali. Nelle prossime settimane saranno presentati in via preliminare i primi risultati di questa campagna di scansione.