Alla base di questa scelta pare esserci la carenza di personale nel Libero consorzio comunale tanto da bloccare l’uscita dei due ingegneri mandando così in fumo mesi di lavoro dello stesso ente comunale.
Quanto accaduto è anche frutto di una controversa legge che anziché snellire le procedure le complica.
«E’ quanto mai incredibile che si impone al comune di procedere prioritariamente con la mobilità, ma poi il commissario del Libero Consorzio non dà il nulla osta» lamenta il sindaco di Enna Maurizio Dipietro che sottolinea pure «la perdita di soldi e di tempo per il mio ente che adesso dovrà ricominciare da zero tutto il procedimento».
Dipietro, però, non si rassegna all’idea ed annuncia che «chiederò informazioni ed un approfondimento alla Funzione pubblica per capire se quanto fatto è possibile, se così fosse allora la legge è folle perchè impone un percorso e poi permette certe azioni. Di certo c’è che noi ad oggi abbiamo perso un anno» conclude deluso il sindaco del comune capoluogo.