Enna: sempre più incandescente il clima dentro il Pd. Chi invoca la presenza del partito, poi gli nega il confronto. E’ bufera

Salvatore Nicosia

Rischia di diventare sempre più incandescente il clima dentro il Pd ennese. Paradossalmente l’azione del sub commissario Salvatore Nicosia, sceso in campo in prima persona per aprire un dialogo con il partito in provincia, ha alterato gli animi di chi ormai da tempo contesta il commissariamento del partito in provincia. Nicosia ha parlato della sua volontà di ricompattare il partito seguendo quelle che sono le regole, ha preannunciato la convocazione di una riunione dei gruppi dirigenti e degli amministratori per costruire un percorso unitario ed ha detto d’aspettarsi lo stesso atteggiamento. E qui arrivano i nodi al pettine perchè le prime reazioni di una parte del partito sarebbero quelle di snobbare l’invito. Alla base c’è ancora il disconoscimento del commissariamento e, quindi, anche di Nicosia legittimato dalla segreteria nazionale. È evidente, se tale circostanza sarà confermata dai fatti, che si andrà allo scontro proprio con la segreteria nazionale che non gradirebbe il muro contro muro soprattutto dopo che per due anni il commissario Carbone è stato accusato di essere assente. Sin dalle sue prime uscite Nicosia è apparso molto più che determinato a raggiungere il risultato forte anche dell’appoggio che gli arriva da Roma e i soliti ben informati dicono che di fronte ai contrasti nessuna (re)azione è da escludere.
A complicare il quadro sono le vicende del capoluogo dove si sta tentando accelerare la sfiducia al sindaco nonostante Nicosia abbia frenato chiedendo di incontrare il gruppo consiliare. Anche qui sembrano esserci delle resistenze ma non di tutti i consiglieri alcuni dei quali, anzi, questo incontro continuano a chiederlo. E lo hanno ribadito anche venerdì scorso quando si è riunito il gruppo, o almeno una parte di esso (ancora una volta i presenti erano 8 su 16), per parlare di bilancio. L’atmosfera si è un po’ scaldata rimandando la discussione a stasera ma in calendario c’è anche un altro incontro sempre sulla sfiducia, tema non gradito da tutti i consiglieri i quali non gradiscono le continue pressioni e vogliono ancora essere decisivi nei grandi temi che attendono la città. Uno su tutti gli investimenti dell’Agenda Urbana che a breve porterà 16 milioni di euro utili a cambiare il volto della città ed una sfiducia metterebbe questi fondi nelle mani di un commissario negando ai singoli consiglieri di dare il loro apporto ed essere decisivi nelle scelte. Ma c’è anche la questione rifiuti ormai pronta ad essere gestita dal Comune, così come il Prg che li farebbe entrare nella storia dopo quasi 30 anni di rinvii.
Per tutti questi motivi c’è da attendersi una settimana di fuoco e decisiva per le sorti della città.