A Nissoria lo hanno condannato ad altri cinque anni di “volontariato” dice Armando Glorioso, riconfermato sindaco

Il nuovo-vecchio sindaco di Nissoria sorride. Sorride per una vittoria schiacciante con circa il 68% dei voti e con la consapevolezza di avere tra i suoi uomini, Rosario Colianni, che con 391 preferenze ha raggiunto il record di candidato consigliere più votato della storia di Nissoria, stracciando il precedente record appartenuto a Rosario Patti, questa volta arrivato secondo. Il sorriso del Sindaco, però, è un sorriso amaro e malinconico: amaro a causa delle brutte vicende che lo hanno coinvolto in queste ultime settimane; malinconico perché in fondo in fondo anche lui avrebbe voluto perdere le elezioni, per poter godersi la famiglia e ritornare alla sua attività di imprenditore. Ma i Nissorini lo hanno, suo malgrado, condannato ad altri cinque anni di “volontariato”, come lo chiama lui.

-Si aspettava questo risultato così schiacciante?

Il risultato elettorale è stato coerente con le aspettative, dovute al fatto che la maggioranza dei Nissorini considerano la nostra, una buona amministrazione, e di conseguenza non avrebbe senso mandare a casa dei buoni amministratori. Aggiungo che i Nissorini hanno anche apprezzato la nostra campagna elettorale sobria e corretta, senza attaccare personalmente l’avversario.

-I due Rosario (Colianni e Patti) hanno retto a suon di voti la croce, che è il simbolo della sua campagna elettorale, prendendo insieme il 60% dei voti della sua lista.

L’assessore e il presidente del consiglio uscenti sono stati i due candidati più votati, ma devo dire che anche gli altri cinque eletti li seguono abbastanza ravvicinati. In queste elezioni, senza dubbio, il risultato ha premiato chi ha saputo stringere meglio le alleanze uomo-donna, grazie alle quali tutte le candidate donne sono state elette.

-Chi saranno i suoi assessori?

Io ho già nominato due assessori, adesso dobbiamo fare una verifica della legge che impone un numero massimo di assessori che siano al contempo anche consiglieri comunali. A breve faremo una riunione con i consiglieri eletti per stabilire la governance del comune.

-Avete avuto modo di sentirvi con il candidato avversario Salvatore Buscemi?

Si, mi ha telefonato subito dopo lo spoglio per farmi gli auguri; chiaramente dopo le gravi parole che sono state pronunciate nei miei confronti, non ho potuto ritenere sinceri i suoi auguri che comunque ho accettato.

-Chi sarà il suo erede tra cinque anni?

Contrariamente a quanto affermato dai miei detrattori, io non sono un dittatore o un Re che decide il suo erede. Io credo che il futuro sindaco sarà un uomo o una donna che avrà meritato con il proprio lavoro la fiducia dei cittadini.

-Cosa ne pensa delle lettere anonime e dei danni nel suo fondo agricolo?

Ci sono delle indagini in corso. Certamente sono stati dei fatti gravi contro la mia persona, che non erano mai avvenuti nella storia politica di Nissoria; siamo rimasti tutti stupiti da questi fatti.

-Cosa farà l’amministrazione nei primi 100 giorni?

Avvieremo i lavori di alcune opere pubbliche che non abbiamo potuto avviare prima, tra cui la realizzazione della rotonda lato Agira, la ristrutturazione del campo sportivo e della palestra della Scuola Media, l’ultimazione dei lavori in Via Canonica e la metanizzazione delle Contrade Cannolo e Picinosi.

-Qual è il più grande progetto che verrà completato in questi cinque anni?

Senza dubbio, il progetto con un impatto maggiore in termini di occupazione è il completamento dell’area artigianale: quest’ultima creerà a breve una decina di posti di lavoro per la ristrutturazione dei capannoni della ex Nissometal e, successivamente, porterà alla nascita di circa 2-3 posti di lavoro per ogni lotto venduto alle aziende, con un ritorno economico anche per il Comune.

-Quali sono i suoi progetti per lo sviluppo delle attività sportive?

A Nissoria abbiamo già diverse strutture inserite nei circuiti sportivi regionali, tra i campetti da tennis ed una palestra di calcio a affidata ad una associazione. A breve inaugureremo un’altra palestra polivalente in cui si potranno svolgere diverse discipline sportive; inoltre abbiamo anche ottenuto un finanziamento dal CONI per la trasformazione del campo di calcio a 11 in un campo di calcio a 7 in erba sintetica, con una pista da corsa, una palestra all’aperto, ed un chioschetto per trasformare l’attuale campo sportivo in un centro di aggregazione.

-Come riesce a conciliare l’attività di imprenditore, di Sindaco e di Presidente di una società pubblica con più di 400 dipendenti come la Srr?

Effettivamente è difficile far conciliare queste attività, soprattutto se ci aggiungiamo la vita privata e la famiglia (sorride). Mi posso permettere di dedicarmi all’attività politica solo grazie al fatto che nell’azienda, di cui ora sono solamente socio, non ho più un ruolo operativo: il ruolo di sindaco è come quello dell’imprenditore, con la differenza che i risultati non si misurano con gli utili ma con la soddisfazione della gente per i servizi erogati con le poche risorse che abbiamo.

-Quale sarà il suo ruolo alle elezioni regionali di Novembre?

Io escludo la mia candidatura alle elezioni regionali perché l’idea di fare il Deputato regionale non mi attira, perché sono convinto dell’inutilità dell’assemblea regionale perché le decisioni vengono da Roma e Brusselles e quindi sarebbe un controsenso candidarsi in un ente di cui si teorizza la soppressione; avrebbe avuto più senso lasciare e potenziare le province.

 

 

 

 
Ha collaborato Marco Signorelli