Enna: Dal bilancio niente fondi per le associazioni animaliste

Enna. Azzerati i fondi destinati alle associazioni animaliste ennese impegnate sul campo per il contrasto attivo del randagismo. Il taglio, che colpisce anche il neo attivato ufficio tutela animali e randagismo, si è concretizzato durante l’approvazione del bilancio di venerdì scorso, creando una vera e propria emergenza per le associazioni Oipa ed Alphadog rimaste senza fondi per operare sul campo . La cifra prevista era complessivamente al contrasto del randagismo era di 65 mila euro così ripartite: 35 mila euro per le attività dell’ ufficio tutela animali e randagismo, 16000 mila euro ciascuno per Alphadog ed Oipa. Infine, l’ ufficio doveva comprare un doblò per realizzare un ufficio mobile e con i 5000 restanti arredare la sede. Pronta arriva la reazione del consigliere comunale del Patto per Enna da sempre impegnato sul fronte animalista “ Il Pd Ennese con a capo l’ex assessore al randagismo Cappa ha pensato bene dopo appena 6 mesi dalla costituzione dell’ufficio tutela animali e randagismo(obbligatorio per legge dal 2001) che di fatto ha iniziato ad operare con le associazioni animaliste da fine marzo cercando di attivare un progetto per arginare il fenomeno, di tagliare i contributi per le associazioni e per il neo ufficio poiché, a parer suo, non si è fatto nulla. Un fatto assolutamente non vero. In soli 3 mesi si sono fatti passi in avanti inaspettati”. I numeri dell’attività contano 38 verbali di ritrovamento ed affidamento temporaneo, 3 per smarrimento e ritrovamento,5 di smarrimento, 51 autorizzazioni a microchippatura e sterilizzazione,21 verbali di affidamento ed adozione,3 allerta per rischio avvelenamento,4 le notizie di reato per avvelenamento, 37 i proprietari di cani controllati, 7 i cani pericolosi catturati. “Questo- aggiunge Fussone- comporterà, quasi certamente, se l’amministrazione non preleverà da altri capitoli le somme necessarie , un blocco delle attività delle associazioni che non potranno più operare visto gli sforzi umani ed economici già profusi con il rischio che si torni indietro di anni ed avere 350-400 cani deportati nel canile comunale con una spesa di €350-€400mila l’anno senza che il fenomeno possa più essere contrastato lasciando spazio a crudeli rimedi fai da te come l’avvelenamento.” Fussone conclude dicendo” è una grande amarezza vedere che un ex assessore che conosce meglio di altri il problema intralci il progetto che lui non è riuscito a mettere in campo solo perché ci sta riuscendo un’altra amministrazione.”

Tiziana Tavella per La Sicilia

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