Enna. Discarica di cozzo Vuturo, ancora non in attività

Enna. Nel fine settimana il CdA della nuova società di rifiuti, presieduto da Armando Glorioso, sindaco di Nissoria, ha organizzato un’assemblea dei sindaci per discutere in maniera concreta sulla possibilità di rendere attivi due impianti che si trovano nel territorio ennese e precisamente la vasca B1 della discarica di cozzo Vuturo e l’impianto di compostaggio di Dittaino. L’efficienza di questi impianti, a pieno regime, significherebbe un risparmio di centinaia di migliaia di euro. Questo i sindaci ennesi lo sanno benissimo, solo che hanno affrontato il problema con molta leggerezza e con scarsa partecipazione finanziaria. Intanto sulla vasca B1 della discarica di Cozzo Vuturo si sta lavorando per la installazione di un biostabilizzatore, che ancora non è stato attivato, ma he risultato essere importante perchè la frantumazione dei rifiuti e la suddivisione degli stessi prima di essere immessi in discarica ridurrebbe sostanzialmente il volume dei rifiuti. Per l’installazione del biostabilizzatore si sono spesi duecento mila euro con un finanziamento del Dipartimento Regionale di Protezione Civile. A questo bisogna aggiungere la copertura impermeabile della vasca per raccogliere i rifiuti e limitare al minimo il percolato. Non bisogna dimenticare che accanto si sta lavorando per la realizzazione della vasca B2, i cui lavori dovrebbero essere ultimati entro la fine dell’anno; una vasca che potrebbe rimanere attiva per un paio di anni. I lavori per il biostabilizzatore sono quasi completati per cui la riapertura dipende esclusivamente dalla Regione, che dovrebbe dare parere favorevole e dai sindaci ennesi che dovrebbero collaborare per la sua riapertura. L’impianto di compostaggio di Dittaino ancora non riesce a decollare perché ci sono problemi di messa in sicurezza, che sono necessari ed anche in questo caso la messa in esercizio non solo significherebbe un risparmio notevole ma anche incassare soldi da parte di quei comuni, fuori provincia (Caltanissetta e Catania), che vorrebbero scaricare l’umido a Dittaino. Da questa riunione di fine settimana si aspettano decisioni importanti non dimenticando che si dovrebbe parlare anche dell’impianto di selezione dei rifiuti di Gagliano che potrebbe andare a servire 2500 famiglie di Gagliano ed Agira ed una riduzione sostanziale delle spese di abbancamento in discarica.