Dal Duomo di Enna un saluto per la festa patronale ai cittadini ennesi

Carissimi fratelli e sorelle in occasione della festa patronale rivolgo a voi un saluto ed una preghiera particolare.

Vi affido tutti al Cuore Immacolato di Maria, Lei venerata ad Enna da secoli con il titolo di Madonna della Visitazione ci custodisca ed interceda per noi presso il Suo Figlio.

Insieme a voi, con fede viva, eleviamo questa preghiera:


Vergine Gloriosa e Benedetta,

gran Madre di Dio, Maria Santissima della Visitazione,

rivolgi il tuo sguardo sulla nostra città di Enna

che incoraggiata dalle parole del Figlio Tuo Gesù sulla Croce:

“Ecco la Madre tua” (Gv 19, 27),

si pone ancora una volta, sotto il tuo prezioso manto.


Questa comunità,

che sin dalla remota antichità ha reso testimonianza

della Tua continua e materna benevolenza,

vuole con profonda umiltà intonare il suo Magnificat.


O Vergine santissima,

Madre di Cristo e della Chiesa,

con gioia e con ammirazione,

ci uniamo al tuo canto di amore riconoscente


Grandi cose ha compito l’Onnipotente! Santo è il suo nome.

Ha dato a noi la vita, la gioia, la forza, la Fede!

Uniti a te, diciamo grazie al Dio fedele e misericordioso

per i tanti benefici a noi concessi.

Per il dono costante del tuo Figlio!


Ora, o Madre della Chiesa

e Madre nostra, questa Comunità,

Ti offre:

l’innocenza dei bambini,

la generosità e l’entusiasmo dei giovani,

l’impegno e la dedizione dei genitori,

la saggezza dei nostri anziani,

la fedeltà e la dedizione dei Sacerdoti,

le preghiere e lo zelo di chi si spende nell’apostolato

e nelle opere di misericordia.


Guarda, o Madre,

chi ricerca il senso dell’esistenza,

il pentimento di chi si è smarrito nel peccato,

i propositi e le speranze di quanti cercano e vivono l’amore del Padre,


Madre di ogni Tenerezza

Ti affidiamo tutti gli uomini, a cominciare dai più deboli:

i bambini mai venuti alla luce

e quelli nati che vivono in condizioni di povertà e di indigenza,

i giovani alla ricerca di senso e di futuro,

le persone prive di lavoro

e quelle provate dalla sofferenza e dalla malattia.

Ti affidiamo le famiglie dissestate,

gli anziani privi di assistenza

e quanti sono soli e senza speranza.


O Madre, che conosci le nostre sofferenze

e le speranze della Chiesa e del mondo,

assisti i noi tuoi figli, nelle quotidiane prove


Tu, Vergine Beata “che hai creduto alla parola del Signore” (Lc 1, 45),

fa’ di noi coraggiosi testimoni di Cristo:

che la nostra carità sia autentica,

per condurre alla fede

gli increduli e per raggiungere tutti.


Concedici, o Maria,

di progredire nella solidarietà e nella giustizia,

di crescere sempre nella fraternità.

Aiutaci a raggiungere gli orizzonti della speranza,

fino alle realtà eterne del Cielo.


Vergine Santissima,

ci affidiamo a Te, T’invochiamo

perché ottenga alla Chiesa Ennese,

di testimoniare in ogni sua scelta il Vangelo,

per l’edificazione del Regno di Gesù Cristo,

che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.


Mons. Francesco Petralia
Don Giuseppe Rugolo